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    Udinesemania: una nave che affonda

    Udinesemania: una nave che affonda

    • Nicola Santarossa
    Che i bianconeri uscissero dal Marassi con zero punti in tasca, viste le ultime partite disputate, ce lo si poteva pure aspettare, ma che tornassero a Udine con 4 gol subiti e nessun tiro effettuato verso la porta difesa da Audero, forse no.

    Mai in partita, i friulani hanno fatto intravedere tutti i problemi che da ormai ben 6 stagioni affliggono tifosi e società, anche se su quest’ultima non ne siamo poi così certi.

    I sostenitori, la Curva Nord, i temerari che ogni weekend seguono la squadra tra le mura amiche (e soprattutto in trasferta) sono stufi di essere presi in giro, di ascoltare le promesse fatte dalla società poi puntualmente non mantenute e di dover accogliere inutilmente allenatori o giocatori poi rivelati non all’altezza.

    Anche a Genova si è vista una squadra priva di personalità, di un’idea di gioco e di voglia: dove si può arrivare continuando così?
    In serie B è dura, visto che l’Udinese ha la fortuna di trovare ogni anno qualche squadra che va più lenta, che corre meno e che alla fine non riesce a salvarsi, ma che, con tutto il rispetto, ha pure una rosa nettamente inferiore (Frosinone oggi, Benevento ieri ecc.); così, però, non si può continuare.

    Non può diventare abitudine accontentarsi di una salvezza a due giornate dal termine del campionato o accettare le condizioni imposte da proprietà e dirigenti. I tifosi meritano rispetto, non possono vedere la propria passione spegnersi lentamente in questo triste modo.

    Cosa ne sarà dei bianconeri? Arriverà quel cambio radicale che tutti si aspettano? Dal mercato pare muoversi poca roba, mancano solo 3 giorni alla chiusura e Pradè ha già dichiarato di aver fatto “fin troppo”: basterà l’arrivo di Okaka a salvare questa squadra?
    La risposta sembra essere già arrivata sul campo, ma a quanto pare la società non sembra essere intenzionata a rinforzare il collettivo.

    Aspettiamo quest’ultima settimana per poi giudicare definitivamente, ma la pazienza dei supporters friulani sta giungendo al termine. Ora, più che mai, serve una reazione.
     

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