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    Udinesemania: un pareggio nel segno di Davide Astori

    Udinesemania: un pareggio nel segno di Davide Astori

    • Nicola Santarossa
    Contro la Fiorentina è arrivato un punto, forse inaspettato, ma importantissimo per la classifica e per il morale: i Viola arrivavano da due vittorie di fila, quelle guadagnate rispettivamente a Verona contro il Chievo e davanti al proprio pubblico in Coppa Italia, con un roboante 7-1 sulla Roma.

    I friulani, invece, venivano da due sconfitte consecutive, rimediate contro Parma e Samp; ai bianconeri serviva dunque un cambio radicale, mentre la squadra di Pioli cercava continuità.

    E ciò che si è visto sul campo è stato esattamente ciò che la situazione pre-match raccontava: l’Udinese è stata brava a non concedere spazi alla Fiorentina (letale in campo aperto) e difendere le incursioni di Chiesa e compagni.

    Il vantaggio, trovato nella ripresa, è nato da un gravissimo ed insolito errore in fase di costruzione da parte di Veretout, che ha scatenato il rapidissimo contropiede guidato da Pussetto e finalizzato da Larsen. Sono stati proprio loro due, assieme a Musso, i migliori in campo, viste le sgroppate sulla destra del danese, la velocità dell’attaccante argentino ed i decisivi interventi del portiere sul connazionale Pezzella prima e su Chiesa poi.

    Il pareggio, quasi immediato, lo ha trovato Edimilson Fernandes con un gran destro dalla distanza che non ha lasciato scampo all’estremo difensore dell’Udinese e che ha permesso al centrocampista Viola di riscattarsi dopo il rosso rimediato in casa contro la Samp.

    Nel mezzo, gli applausi di tutto lo stadio ai cori per Davide Astori, scomparso poco meno di un anno fa proprio nella trasferta di Udine; commovente il tredicesimo minuto di gioco, quando i tifosi di entrambe le squadre si sono uniti per ricordare l’ex capitano Viola. Altrettanto toccanti sono state le parole di Pioli e Biraghi a fine gara: “è sempre con noi”, ha dichiarato il tecnico, aggiungendo “speriamo sia orgoglioso, ci manca tanto”. Impossibile non pensare a lui: “tornare a Udine è stata dura, perché non abbiamo un buon ricordo”, le parole del terzino.
     

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