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Udinesemania: un pareggio che vale una vittoria
A Udine si fa fatica a ricordare un allenatore che intervenuto in corsa abbia saputo cambiare così drasticamente l'andamento della stagione. L'unico a memoria fu Galeone nella stagione 2005/2006, un precedente che fa capire quanto importante sia trovare per la panchina bianconera una figura apprezzata dalla tifoseria. La ventata di positività portata nell'ambiente friulano da Del Neri è quell'ingrediente che è mancato totalmente dall'addio di Guidolin, i risultati poi hanno fatto il resto.
La duttilità tattica di Del Neri è stata la nota più lieta della nuova gestione, un tecnico che non si accontenta mai e cambia in corsa. Ieri dopo un primo tempo a ritmi molto alti, ha modificato completamente la fisionomia della squadra, dallo spregiudicato 4-3-3 iniziale per mettere il Genoa alle corda, al più attento 3-5-2 della seconda frazione cambiando completamente l'attacco. Mosse imprevedibili che non consentono all'avversario di prendere le misure e poter fare il proprio gioco.
Ora arriva la sosta per le nazionali, difficile capire se farà bene o male, solitamente è un peccato spezzare improvvisamente una striscia positiva, ma la sosta darà sicuramente al tecnico la possibilità di lavorare ancora di più a livello tattico per migliorare quanto di buono visto fino a qui. Poi ci sono da recuperare Kums e De Paul che anche ieri sono sembrati stanchi e con poche idee, per loro la sosta arriva nel momento migliore, se Del Neri dovesse riuscire a recuperare anche questi due elementi, la squadra potrebbe dare spettacolo contro qualsiasi avversario.