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Udinesemania: un pareggio che dà morale
Luca Gotti, ancora confermato dalla famiglia Pozzo, ha messo in campo una formazione atipica, utilizzando sì il classico 3-5-2, ma dando fiducia per la prima volta a Fofana e Lasagna, reduci da una strepitosa prestazione in coppa.
Aspettative subito ripagate: al 32esimo del primo tempo l’ivoriano porta palla per una ventina di metri, trovando un’imbucata pazzesca per il capitano bianconero, bravo a tener basso il pallone e battere Meret con un preciso diagonale. I friulani riescono a tenere i ritmi alti per tutta la prima frazione di gara, spegnendosi solamente a metà del secondo tempo: il Napoli soffre e rischia più volte, ma alla fine è il classico gol dell’ex – firmato Piotr Zielinski – a rimettere il match in parità e stabilirlo sul risultato di 1-1.
Il punto conquistato dall’Udinese lascia qualche rammarico per la gestione di alcuni contropiedi, per il clima respirato allo stadio e soprattutto per il momento no dell’avversario, che in campionato non vince dal 19 ottobre; il pareggio, però, arriva per i friulani come manna dal cielo, dopo quello senza reti contro la Spal e le sconfitte di Genova, sponda blucerchiata, e Roma, sponda biancoceleste.
Una lunghezza in più in classifica, che spezza la serie negativa e prepara mentalmente i ragazzi di Gotti alle prossime uscite: domenica i bianconeri saranno impegnati all’Allianz Stadium, contro una Juve priva di Cuadrado e Pjanic, entrambi squalificati, e che in settimana festeggerà il primo posto nel gruppo D di Champions League, giocandosi l'ultimo turno del girone contro il Bayer Leverkusen.
Ripartire dalla sfida di sabato sera dev’essere obbligatorio, per cancellare le imbarazzanti performance viste nel corso delle ultime settimane e cercare di chiudere l’anno nel miglior modo possibile, mettendo in difficoltà squadre dall’organico nettamente superiore e conquistando altri punti preziosi in vista della salvezza.