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    Udinesemania: un eccesso di serenità collettiva

    Udinesemania: un eccesso di serenità collettiva

    • Kevin Locatelli
    Sembra quasi un trattato di psicologia quello che sta affrontando l'Udinese quest'anno, ma gli ingredienti ci sono tutti e il pareggio casalingo contro la Spal va a proseguire il filone. Una squadra che gestisce tranquillamente una partita e ha la sensazione di avere la vittoria in tasca, è serena e non chiude la gara ritrovandosi spiazzata di fronte a una squadra che reagisce, pareggia e quasi si porta a casa la vittoria. Non un singolo colpevole ma un eccesso di serenità collettiva, per chi è stato abituato a giocare bene solo sotto pressione, questo è l'ostacolo più grosso da abbattere.

    Questa sicuramente è la problematica più grossa che va a giustificare parzialmente l'eccessiva leziosità di gente come Barak, Jankto e talvolta anche De Paul. Ma nel concreto, uscendo per un attimo dall'aspetto psicologico, l'assenza di Widmer è pesata tantissimo. Non tanto per il giocatore in se ma per la reazione a catena che ha portato ad avanzare Stryger e spostare a destra Nuytinck. Stesso problema di Verona contro il Chievo ed è una situazione che va risolta, altrimenti tutta quella che oggi si ama chiamare “catena di destra” non funziona.

    Il mercato è aperto, ma a parte il nome di Gustavo Gomez non se ne vedono altri; credo però che la società abbia ben chiaro il problema e si stia muovendo in sordina per trovare la giusta alternativa. Se all'apertura del mercato ero convinto che non si sarebbe operato, le cessioni varie di Matos, Bajic e Bochniewicz lasciano intendere che a breve entrerà qualcuno. Resta infine la considerazione positiva per il settimo risultato utile consecutivo, questa squadra è compatta e anche in una giornata difficile non perde il bandolo della matassa portando a casa un punto.

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