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    Udinesemania: trasformiamo incubi in solide realtà

    Udinesemania: trasformiamo incubi in solide realtà

    Questa squadra e questa società non sembrano in grado di reggere la pressione della lotta per la salvezza. Ci abbiamo sperato tutti, nei piccoli frangenti della stagione in cui il gruppo dava segni di ripresa, ma ogni volta la squadra è ripiombata nell'oblio. L'Udinese vista ieri a Marassi contro il Genoa, avrebbe dovuto scendere in campo con il coltello tra i denti, ringhiare su ogni pallone e invece passata in vantaggio fortunosamente si è fatta travolgere dalla voglia di serie A del Genoa.

    Dalle sfide contro le dirette rivali si dovrebbe vedere la reale caratura dei friulani, ebbene, in questo nuovo anno a parte la vittoria contro l'Atalanta, l'Udinese è riuscita a farsi battere agevolmente da: Carpi, Palermo, Bologna e Genoa. Sensazioni strane circolano ora nell'ambiente bianconero, sembra che i tifosi comincino quasi ad auspicare la retrocessione della squadra. La totale assenza di grinta in campo oltre che di gioco, rendono la squadra difficile da sostenere e ogniqualvolta si pensa alla società, tutti sembrano pensare che per l'arroganza dimostrata in certe situazioni la B sia la giusta punizione.

    Non c'è paura quest'anno, ma consapevolezza. Fa sorridere, poi, sentire Giampaolo Pozzo, intervenire in diretta al proprio canale tematico per riprendere Franco Causio, reo di non aver fatto notare che la squadra non è lucida a causa di un'errata preparazione. Ma come, il Paron è consapevole di certe problematiche e pretende che chi commenta le partite lo faccia notare? Una società letteralmente allo sbando, il tecnico è stato confermato per assenza di alternative, ma la situazione è buia come mai prima d'ora.

    Il trionfo del marketing sul sentimento, era stato ribattezzato il cambio di nome da Stadio Friuli a Dacia Arena. Io ritengo sia stato lo spiraglio che ha fatto luce su una società che negli ultimi due anni ha fatto di tutto per allontanare qualsiasi legame di cuore tra squadra e tifosi. Cose che hanno fatto male a tutti, ma che la società non ha minimamente calcolato, pensando esclusivamente al suo tornaconto aziendale, dimenticando che la sua azienda lavora in un campo che vive di sentimenti, sogni ed emozioni. Se fai la guerra a chi ti deve sostenere e alimentare i tuoi sogni non vai da nessuna parte.

    Ora abbiamo davanti una squadra senza grinta, senza gioco e senza qualità, che neppure il mercato di riparazione è riuscita a rendere competitiva. Il tecnico continua a non effettuare modifiche tattiche, ma anzi sembra compiaciuto del rendimento della sua squadra. La società che dovrebbe agire con i fatti, parla alla televisione. I tifosi dal canto loro, per quanto dolorosa potrebbe essere una retrocessione, sentono che farebbe sicuramente meno male di quanto ha fatto la società con le sue scelte in questi anni, e poi che smacco la DaciaArena in serie B, a sto punto palla al centro e vediamo chi si salva..

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