Udinesemania: tra coppa e campionato, sognare o piangere?
Il momento è critico, ma come ha insegnato la storia recente della squadra bianconera, i friulani riescono sempre a trovare degli appigli che possono dare un senso a un campionato altrimenti fallimentare.
Il tono delle mie analisi, anche se talvolta critico per alcune situazioni, è sempre stato ricco di positività nei confronti di una squadra che in rarissime occasioni è apparsa inferiore all'avversario. Ma si sa nel calcio e soprattutto in Italia, chi non fa punti è come non avesse fatto niente. Quindi mi concedo ancora 12 giorni; in poco meno di due settimane si potrà capire se questa stagione è completamente da dimenticare, o se ci saranno degli spiragli per sognare qualcosa in più. Bologna e Chievo in campionato e la doppia sfida di semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina, sapranno dirci se questa squadra può salvarsi con tranquillità e ottenere la quarta qualificazione europea consecutiva. In caso contrario ci sarà da soffrire e molto fino alla fine.
Nel frattempo, i segnali che arrivano dalla squadra sono buoni, Di Natale è finalmente entrato nelle vesti di uomo spogliatoio fuori e dentro il campo, con l'intento di aiutare i giovani e pronto a dire la sua anche solo per scampoli di partita, senza l'obbligo di partire titolare. Guidolin è tornato a sentirsi completamente bianconero e anche nell'ultima conferenza stampa, con le sue parole ha fatto capire che non abbandonerà mai la nave che affonda.
Con i due pilastri friulani tornati ai loro posti, questa squadra può tornare in carreggiata, certo non sarà facile, l'aspetto più difficile sarà convincere i giovani, quella carica di campioni che vuole correre e macinare terreno per mettersi in mostra..parlo di Muriel, Nico Lopez, gente che se c'è da correre per segnare una rete non si tira indietro, a cui magari spiegare che un retropassaggio al 90', per portare a casa un pareggio, non sarebbe poi così male per una squadra che ha raccolto la x in sole due occasioni. Questa è la mentalità salvezza e sarà questo il lavoro più difficile per lo staff tecnico.
Intanto ieri è stato ufficializzato l'acquisto dal Granada di Yebda, probabilmente l'acquisto di un giocatore di trent'anni servirà per dare qualche alternativa d'esperienza a una squadra giovanissima, nella quale fino ad ora non hanno trovato posto Jadson e Mlinar che a sto punto si candidano per il mercato in uscita. L'impressione è che questa squadra con il recupero di Muriel, non abbia necessità di ulteriori mosse di mercato, le reali risorse sono già a disposizione e la Coppa Italia fino a qui le ha messe in mostra.