Il biglietto da visita è stato il primo gol nell'amichevole in famiglia. Luis Muriel torna a Udine, dopo un anno a Lecce, e lo vuole fare da protagonista. Giocatore di indubbie doti, rappresenta il futuro della squadra bianconera. Futuro. Già, perché (Di Natale a parte e pochi altri) l'Udinese è stata la prima delle squadre italiane ad adottare la politica dei giovani e del tetto degli ingaggi.

Il mercato di Milan e Inter si sta spostando (chiaramente più in grande) in questo senso: spazio ai ragazzi, basta mega stipendi. In Friuli questo si fa da tanto tempo, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: numerose parteciopazioni in Europa League, e tre Champions. Il segreto è scovare con bravura i talenti più nascosti, e dar loro il tempo di maturare senza pressioni. Ora i Pozzo hanno tre squadre, perché oltre all'Udinese ci sono Granada e Watford, e possono mandare i propri giocatori in tre diversi campionati.

Si parla molto bene di Willians e Allan, ma anche di Maicosuel, alcuni dei volti nuovi a disposizione di Guidolin. Benatia ha già dimostrato di valere e volere una big, sarà accontentato il prossimo anno. Perché a Udine, comunque, non si stravolge il progetto tecnico. E quindi difesa intatta, centrocampo che ricalca quello del finale di stagione (senza Isla infortunato), e con un attacco che prevede Muriel e Maicosuel vicino a Di Natale.