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Udinesemania: torna Guidolin... in tribuna, e la squadra si regala un sorriso
Ripartiamo da qui, dalla curva che lancia il prima un coro a Del Neri, per poi lasciarsi andare nello sfogo affettivo al tecnico di Castelfranco. Tutto bello e i bianconeri sul campo raccolgono tre punti importantissimi in una sfida che hanno per larghi tratti dominato, ma senza mai riuscire a trovare delle limpide trame realizzative. Due rigori hanno facilitato il compito a una squadra che comincia a girare bene, più ordinata in fase difensiva con i rientri di Samir e Widmer, che regalano all'apparenza più meriti di quel che merita il nuovo tecnico.
Non voglio sicuramente togliere niente a Del Neri, ma in una valutazione oggettiva, è evidente che quelle assenze nel reparto arretrato avevano tolto molto a Iachini nella prima fase della stagione. Tutti i meriti del nuovo allenatore, invece, vanno sicuramente trovati dal centrocampo in su, Fofana si sta dimostrando giocatore di livello superiore che non può non essere impiegato in questa squadra. L'emergenza di Torino poi ha concesso la felice scoperta di Jankto, che giovanissimo sta crescendo, ma viste le qualità è già in grado di meritarsi la maglia da titolare.
Ora che l'emergenza infortuni è rientrata e anche quella dei punti, si può cominciare a guardare al futuro con una certa serenità. Con la crescita della qualità a centrocampo, De Paul non è più il faro del gioco e a questo bisognerà trovare una soluzione, perché adesso può diventare la vera arma in più dell'Udinese. L'intesa dei tre davanti singhiozza, Zapata continua a faticare ad integrarsi nei meccanismi con De Paul e Thereau che gli ruotano attorno. Con gli equilibri di centrocampo e difesa ritrovati, si può lavorare davanti magari ripescando dalla panchina i vari Matos, Evangelista o Penaranda. Ma la strada tracciata è buona e questa squadra può crescere bene insieme a Del Neri.