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    Udinesemania: senza ali non si può volare

    Udinesemania: senza ali non si può volare

    Settimana che vai problema che ti ritrovi, è di ieri la notizia del nuovo infortunio a Silvan Widmer, che è ricaduto sulla caviglia che l'aveva costretto ad uscire anzitempo nella sfida contro il Palermo. Senza l'esterno svizzero l'Udinese si ritrova con entrambe le ali ai box, con Gabriel Silva ormai prigioniero del suo infortunio e quell'Albert Riera che sfido i tifosi a sapere che aspetto abbia, visto che anche in allenamento è difficile vedere all'opera.
     
    Detto questo, a livello tattico il forfait dello svizzero non dovrebbe portare a scombussolamenti tattici, visto che al suo posto giocherà Piris, mentre a sinistra sembra non aver sfigurato Domizzi. Ciò che più preoccupa però è che senza quella spinta delle ali, che è stato caposaldo in tutta la storia recente dei friulani: da Helveg-Bachini, Jorgensen-Jankulovski, passando per Dossena, Pepe, Isla o Armero tanto per fare qualche nome, i successi dell'Udinese sono spesso passati da grandi interpreti sulle corsie laterali.

    Il modulo di Stramaccioni non aiuta di suo a ricevere spinta dai giocatori di fascia, visto che sono costretti dalla difesa a 4 a contenere più che a spingere. Giocoforza il tecnico in settimana ha lavorato con soluzioni alternative per portare i centrocampisti a raggiungere il fondo con una certa continuità. Nelle ultime sfide, infatti, troppo spesso si è percorsa la strada palla a terra per vie centrali, visto che per la prima stagione da diversi anni a questa parte abbiamo una punta con una certa stazza fisica, forse è giunto il momento di alzare la palla perlomeno in area.

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