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Udinesemania: se si vendono anche i sogni, il calcio finisce qui
Le condizioni che l'Atletico sta per ufficializzare, parlano di 5 milioni di euro per il giocatore e 4 legati a bonus rendimento. Spiccioli se si pensa al valore del portiere e soprattutto alle potenzialità di crescita, visto che il ragazzo ha compiuto 18 anni a fine maggio. Una mossa di questo tipo, potrebbe nascondere una paura della società (Udinese), nel riconoscere il reale valore del suo tesserato e quindi voler approfittare del risalto mediatico per racimolare quanti più soldi, prima che la bolla mediatica attorno al portiere si spenga.
Detto dell'aspetto finanziario/sportivo, mi preme sottolineare quanto questa operazione, pressi non poco le vene della pazienza dei tifosi friulani. Simone Scuffet rappresenta come nessun altro prima, l'identità e l'orgoglio friulano, è il simbolo che se anche i giocatori vanno e vengono, i friulani hanno uno di loro in campo. Un ragazzo solido, di sicura prospettiva, che la mattina dopo aver parato un tiro a Palacio a San Siro, si ritrova tra i banchi di scuola dell'istituto Deganutti di Udine a studiare Economia. Vendere lui non è come vendere Bierhoff, Inler, Quagliarella, Benatia, Sanchez o chi per lui, se vendi Scuffet vendi parte della tua identità prima ancora di perdere la dignità e per perdere queste cose 9-10 milioni di euro sono un po' pochini..