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Udinesemania - Samardzic, futuro da decifrare
Dopo la rottura definitiva con l'Inter, Lazar Samardzic ha fatto ritorno a Udine ma il suo futuro è ancora tutto da decifrare. Resterà in bianconero? Presto per dirlo. Per ora il serbo-tedesco si allena a parte e poco importa che domenica prenda il via ufficialmente il campionato.
Impossibile tornare a calarsi subito nella realtà friulana, trovare gli stimoli necessari per ripartire in provincia dopo aver vissuto, seppur soltanto per poche ore, i fasti della grande piazza. Forse è proprio per questo che l'entourage del centrocampista, dopo la figuraccia milanese, continui a sondare ogni pista possibile, sia in Italia che all'estero. I nuovi intermediari della Tds Sports, gestiti da Tolga Dirican, hanno ricevuto il mandato di trovare una big ma il tempo stringe.
Due settimane soltanto ci separano dal gong che metterà fine alla sessione estiva. Non è facile trovare una squadra pronta a mettere sul piatto almeno 25 milioni di euro. In Italia la speranza della famiglia Samardzic resta ora la Juventus, l'unica squadra che in Serie A ha la capacità finanziaria (e le contropartite che possono interessare all'Udinese da poter inserire nella trattativa) per condurre un affare di tal portata. Giuntoli, da sempre suo grande estimatore (lo scorso gennaio provò a portarlo al Napoli) studia l'affare. Prima di un possibile affondo, però, il diesse bianconero è chiamato a sfoltire la rosa dagli esuberi, chiudere l'affare Berardi con il Sassuolo. Soltanto in seguito potrà tornare sul mercato in entrata. I rapporti tra le due società sono consolidati, come dimostra anche l'affare Ake, e se l'interesse si fa concreto un accordo si può trovare. Per ora si tratta però soltanto di un'ipotesi, tutta da definire.
Dall'Inghilterra, oltre all'offerta del West Ham, per il momento non sembra poter arrivare nessun'altra richiesta. Nuovi sondaggi sono in programma verso il settimana ma anche per gli inglesi il costo del cartellino pare essere un ostacolo.
I Pozzo cosa faranno adesso? Tratteranno il proprio gioiello, forti anche di un contratto in scadenza nel 2026, o apriranno anche ad offerte meno vantaggiose di quanto pattuito con il Biscione? Sconti non si faranno, questo è certo, ma la sensazione è che la proprietà - che una plusvalenza ha programmato di farla anche per una questione di bilancio - non abbia preso bene l'accaduto e si sia ormai decisa a vendere un giocatore che potrebbe diventare di difficile gestione nei mesi a venire.
Non c'è alcuna intenzione di trattenere Samardzic contro voglia, di costringerlo a tutti i costi a restare a in Friuli un altro anno ma va trovato un acquirente all'altezza e di soldi, arabi a parte, in giro ce ne sono davvero pochi. Tutto può succedere, molto dipenderà dalla volontà del classe '02 e dagli incontri dei prossimi giorni. Soltanto dopo il confronto con Gino Pozzo la situazione potrà essere più chiara.
C'è il rischio comunque di veder sprecato un talento cristallino, di non valorizzare come si dovrebbe un giovane dal grande potenziale. Un altro anno di maturazione a Udine, lo dicevamo mesi addietro, sarebbe stata probabilmente la soluzione migliore per tutti.
Passano i giorni e ogni trattativa si fa più complessa. Nel frattempo c'è da pensare al campo, anche se l'attenzione di tutti pare essere altrove.