Nella settimana che porta alla Pasqua, l'Udinese è risorta. Senza mischiare sacro e profano, si può dire che in pochi si aspettavano la vittoria dell'Udinese a Napoli, dopo due sconfitte e senza i gemelli del gol Sanchez e Di Natale. Forse nemmeno i partenopei in campo si attendevano una squadra così tosta. I bianconeri hanno giocato una partita perfetta, merito di Guidolin. Ancora una volta il mister ha dimostrato tutta la sua bravura.

E poi c'è un gruppo fantastico. I giocatori della squadra friulana hanno fatto un vero capolavoro. Reso ancora più bello dal fatto che hanno dato il loro contributo anche i calciatori che sono stati impiegati meno in campionato. Pasquale, Cuadrado e poi German Denis, autore di una rete meravigliosa nel suo vecchio stadio. Chissà cosa avrà pensato nel siglare quello che è stato il gol vittoria, dopo un passaggio all'Udinese non privo di amarezze. La chiave della vittoria è stata anche la parata di Handanovic su Cavani. Il terrore dei rigoristi.

E poi il caso Inler. Un caso durato il tempo della partita. Tutti hanno pensato che la non-esultanza dello svizzero fosse collegata ad un suo passaggio al Napoli. Questa volta, però, la notizia non c'è. Tifosi e ambiente credono al giocatore, che ha usato una forma di rispetto per alcuni amici. Per la persona, la professionalità e l'intelligenza sempre dimostrata in questi anni, Inler ai friulani non si tocca. Se, a fine stagione, cambierà maglia, non cambierà l'opinione su di lui. E massima attenzione al Parma. La squadra che non ti aspetti, Napoli insegna. Se si vuole la Champions non sono ammessi passi falsi ed è vietato sbagliare qualsiasi cosa fino al 22 maggio.