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    Udinesemania - Quello di Sottil è ancora una cantiere aperto

    Udinesemania - Quello di Sottil è ancora una cantiere aperto

    • Stefano Pontoni
    Ancora due settimane e poi si inizierà a fare veramente sul serio. Venerdì 5 agosto il debutto ufficiale in Coppa Italia, quello successivo la trasferta a San Siro contro i campioni d'Italia del Milan che aprirà un campionato complicato ancor di più dal mondiale qatariota. Di mezzo l'ultimo test, assai probante ed affascinante, contro il Chelsea davanti al pubblico bianconero. 

    Sarà un avvio bello tosto, dal quale è necessario provare a trarre più punti possibili visto anche poi l'evolversi del calendario. L'Udinese si farà trovare pronta? Al momento la squadra di Sottil pare ancora un cantiere aperto. Oltre alle certezze dell'immutabile modulo c'è davvero poco altro. Il tecnico fatica ancora a dare la propria impronta dal punto di vista tattico oltre che dell'intensità e della determinazione. Il gioco latita e non soltanto per colpa della preparazione e delle gambe pesanti. Manca un'idea di base, una costruzione corale della manovra.

    Serve tempo, soprattutto ai nuovi, per entrare nei meccanismi, per assimilare i concetti. Lovric, Bijol e Masina saranno sicuramente utili una volta integrati. Ebosele e Guessand possono crescere parecchio ma prima devono imparare i dettami di un calcio che è assai diverso a quello a cui erano abituati fino ad ora.

    Salutato Molina, trasferitosi definitivamente all'Atletico Madrid, resta da capire cosa ne sarà di Deulofeu. La permanenza dello spagnolo, sedotto e poi abbandonato dal Napoli, farà la differenza. Inutile negarlo, con lui è tutt'altro attacco, anzi è proprio tutt'altra Udinese. La sua presenza è fondamentale. Senza il diez in campo i bianconeri, come dimostrato nelle ultime uscite, fanno assai fatica a rendersi pericolosi e a costruire azioni da gol anche contro difese di altissimo livello.

    Pensare che in caso di un suo addio (il mercato è ancora lunghissimo e il pericolo è tutt'altro che scampato) possano bastare Nestorovski e Pussetto pare ad oggi un vero e proprio azzardo. Lo stesso Success va a corrente alternata.

    Oltre alla crescita di alcuni singoli come Samardzic, in attesa anche del rientro a pieno regime di Beto (il portoghese è ai box dalla sfida dello scorso aprile contro il Venezia), servono per forza degli innesti di valore. Giocatori già pronti e non da aspettare. 

    Un difensore di spessore, in grado di far dimenticare Marì, e un attaccante con in canna una decina di gol così da riempire il vuoto realizzativo lasciato dall'esterno albiceleste. Da quell'orecchio, però, Gino Pozzo non sembra volerci sentire. Difficile ipotizzare acquisti di spessore, anche perché la rosa è ampia e prima servirebbero delle cessioni importanti. Più probabile l'arrivo via Watford di Joao Pedro e Samir, due che non sembrano destinati a rimanere a Londra ancora a lungo.

    Lavori in corso ma il tempo scorre. Luglio è finito e l'inizio della stagione è ormai alle porte. Serve una mossa.
     

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