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    Udinesemania: Pozzo, i conti si pagano tutti

    Udinesemania: Pozzo, i conti si pagano tutti

    C'era un clima strano sabato sera allo Stadio Friuli, già al calcio d'inizio si poteva intuire che il pubblico non era sereno, quando ha intonato come primo coro: “Giampiero Pinzi uno di noi”. Si, ma questo era solo l'inizio, gli spalti non sembravano fremere, come nella scorsa sfida contro il Palermo e all'intervallo nonostante il vantaggio, era già arrivato qualche fischio, dalle bellissime nuove tribune. Poi al fischio finale la liberazione del malcontento, con i fischi piovosi e i cori della Nord: “Pozzo, Pozzo vaffa..” e “devi spendere” intonati a più riprese.

    Ma questa non è la contestazione solita per una squadra che non vince. Mi piace ricordare come questi tifosi, rimasero al fianco dell'Udinese e di Guidolin, quando nel 2010 si iniziò con quattro sconfitte. Questi tifosi sono cambiati, questa società ha voluto che cambiassero. Quando decidi di mettere Pinzi in secondo piano, costringendolo a chiedere la cessione, vuol dire che non pensi più tanto alla passione e in questo la tua gente poi ti segue. 

    Quando decidi di cambiare il nome allo stadio, dimenticandone la storia e affidando il suo futuro a uno sponsor, vuol dire che fai prevalere i valori economici a quelli sentimentali e anche in questo poi la tua gente ti segue. A questo punto ti ritrovi dei tifosi evoluti ma esigenti, non più gente umile che si affeziona ai giocatori che si legano al territorio. A questo punto ti ritrovi tifosi a cui se vendi le bandiere, vogliono che vengano spesi soldi per qualcuno di più forte e non ti basta più il rinnovo di contratto del solito Di Natale.

    Il sistema imprenditoriale Udinese, sta per implodere, il calcio con la sua passione sta facendo forte attrito con le leggi economiche. I Pozzo, si ritrovano al centro di un tornato, che hanno saputo abilmente creare, ma senza mai volersi schierare. Sono sempre riusciti a trovare il giusto compromesso, puntando sui valori umili su cui si basa il Friuli, ma facendo da contraltare con le leggi imprenditoriali. Ora, il futuro è strano, qualche vittoria potrebbe far scordare per un po' tutto, agevolando un ricambio di tifosi scontenti. Ma se questa squadra dovesse continuare a perdere, forse non basterà più cambiare solo l'allenatore..

     


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