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Udinesemania: pane, acqua e tanta tattica
Basta mettere mani alla difesa, negli ultimi anni è sempre stato l'unico reparto che ha offerto le sue garanzie. Andrà capita soprattutto la posizione di Heurtaux, la cui storia dell'infortunio fatica a reggere, se rientrerà agli ordini di Colantuono il reparto sarà completo e competitivo.
Il grosso dei problemi arrivano, invece, dal centrocampo; qualcosa non quadra da parecchio tempo, arrivavano critiche a Guidolin per il suo affidamento prima ad Abdi poi a Lazzari. Stramaccioni è stato messo sotto pressione per la continua fiducia a Guilherme. Sottolineando quando sia stata assurda la scelta di mettere Merkel davanti a Pinzi a inizio stagione, ora Colantuono sembra non reggere più il confronto con pubblico e media e ha deciso di lasciare fuori Iturra.
La scelta è debole, se si pensa che il giocatore cileno ha caratteristiche agonistiche fondamentali per questa squadra e carenze tecniche che non vanno cercate in lui. La scelta di lasciarlo fuori contro il Genoa, inserendo al suo posto Lodi, lo ha fatto capire in maniera evidente. Questa squadra ha bisogno della giusta dose di tecnica e aggressività, il che non può far si che il giocatore tecnico sostituisca l'altro, ma le due cose vanno fatte convivere.
Fondamentale a sto punto la sosta, che andrà dedicata soprattutto al lavoro tattico, per trovare la giusta quadra in un centrocampo, che al momento ha trovato le sue certezze solo sulle fasce laterali. Parlare, invece, di carenza di elementi in attacco, con l'infortunio di Zapata, mi pare del tutto futile. La società ha deciso di puntare ancora per un anno su Di Natale, per un po' andrà messa da parte l'idea delle due punte di peso, ma perlomeno per l'attacco si può lavorare sul materiale a disposizione. La situazione non è drammatica, ma qualche risposta da questa sosta dovrà arrivare, altrimenti poi lo può diventare.