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    Udinesemania: momento delicato e calendario pesante, serve una reazione

    Udinesemania: momento delicato e calendario pesante, serve una reazione

    • Nicola Santarossa
    È arrivata un’altra sconfitta per i ragazzi di Luca Gotti, la nona nel corso di questo campionato; a beneficiare del delicato momento bianconero è stata la Juventus, che in soli 45’ di gioco si è portata sul risultato di 3-0, chiudendo di fatto la pratica alla fine del primo tempo.
     
    Per la prima volta Maurizio Sarri, allenatore della Vecchia Signora, ha deciso di schierare dall’inizio il tridente formato da Dybala, Higuain e Ronaldo, che ha annientato la difesa ospite, facendola rientrare a Udine con zero punti in tasca; non una novità insomma, visto che nelle ultime cinque uscite i friulani hanno conquistato solamente due pareggi, in casa contro Spal e Napoli, rimediando tre sconfitte lontano dalla Dacia Arena.
     
    Anche nella gara di ieri i bianconeri hanno sofferto le avanzate avversarie, non riuscendo a uscire dalla propria metà campo nel corso della prima frazione e facendosi vedere dalle parti di Buffon soltanto a risultato ormai compromesso; l’ingresso in campo di Pussetto, complice anche il calo di ritmo e pressing dei padroni di casa, ha cambiato il volto al match, dando più intensità ed efficienza alla manovra ospite. È stato proprio l’argentino a trovare il gol della bandiera per i friulani, concludendo in rete un’azione nata dai piedi di Ter Avest e passata per quelli di Nestorovski, fino ad arrivare all’ex Huracan che ha depositato la sfera alle spalle di Buffon.
     
    Nacho è stato forse l’unica nota positiva della sfida di Torino: il suo pieno recupero, la sua grinta e la facilità con cui salta l’uomo, possono davvero essere caratteristiche fondamentali per la rinascita dell’Udinese, che ora vede la zona rossa a soli due punti; il calendario non sorride ai bianconeri, che riceveranno il Cagliari - ancora imbattuto in trasferta - nel corso della prossima giornata, iniziando poi il 2020 a Lecce e chiudendo il girone di andata ospitando il Sassuolo.
     
    In sostanza, tutti impegni scomodi e ostici, soprattutto se a guidare la squadra è un tecnico ad interim che ha già dichiarato di non voler rimanere sulla panchina friulana come primo mister; evitare passi falsi è ormai essenziale, così come sarà obbligatorio ripartire dagli ultimi 20 minuti della gara di Torino.
     
    Le dirette inseguitrici hanno già dimostrato di non restare a guardare: ora tocca all’Udinese rispondere presente a partire dalla gara di sabato prossimo, davanti al proprio pubblico che non ha mai smesso di incitare i propri beniamini, nemmeno nei momenti di più grande crisi e sconforto.
     

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