Non è stato proprio un mercato di fuochi d'artificio per l'Udinese. Diciamo più di 'miccette' in entrata, ma non è detto che non esplodano. La squadra bianconera ha fatto più rumore per le cessioni eccellenti, Sanchez e Inler su tutti, che per i giocatori acquistati. Probabilmente i tifosi si aspettavano qualcosa di più: non nomi eccellenti, perché non è nelle corde dell'Udinese prendere calciatori super affermati, ma che sulla carta dessero più sicurezza. Ora la stagione si presenta con più incognite.

Spazio per il pessimismo, però, non ci deve essere. Ricordiamo che i Pozzo raramente sbagliano nelle loro considerazioni: 25 anni di esperienza pesano, sottolineando il fatto che la squadra è stabilmente in serie A da tantissimi campionati. Il fatto di essersi concentrati molto su giocatori, in sostituzione di Sanchez, che hanno preferito altre destinazioni, ha sicuramente condizionato le decisioni della dirigenza.

Potrebbe essere l'anno buono per Floro Flores (rientrato stile figliol prodigo) o Barreto (se sta bene fisicamente), perché Di Natale, da solo, non può fare gli straordinari. C'è molta curiosità anche attorno al 'Messi di Romania' Torje: magari si rivelerà l'ennesimo campioncino scoperto in Friuli e valorizzato. Una certezza tra gli acquisti è il difensore Danilo, che si è adattato subito alle esigenze di Guidolin. Insomma, una squadra con una spina dorsale nuova che si metterà alla prova tra campionato e Europa League.

Acquisti: Danilo (Palmeiras), Fabbrini (Empoli), Barreto (Bari), Floro Flores (Genoa), Brkic (Vojvodina), Mazzarani (Modena), Doubai (Young Boys), Sissoko (Troyes), Neuton (Gremio), Torje (Dinamo Bucarest), Pereyra (River), Padelli (Sampdoria).

Cessioni: Beleck (Aek Atene), D'Agostino (Siena), Angella (Siena), Zapata (Villarreal), Romero (Granada), Inler (Napoli), Brkic (Siena), Forestieri (Bari), Sanchez (Barcellona), Obodo, Cuadrado e Muriel (Lecce), Denis (Atalanta), Koprivec (Bari), Vydra (Bruges).

All. Guidolin