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    Udinesemania: la squadra dei record...negativi

    Udinesemania: la squadra dei record...negativi

    • Kevin Locatelli

    Completamente frantumato il vecchio record di sconfitte ottenuto nella stagione 61/62, che allora risaliva a 7 partite perse, questa squadra non ha confini e inanella la nona brutta figura consecutiva che ora la porta a rischiare seriamente per la permanenza in serie A. Aldilà della classifica che vede ancora un buon margine di sei punti sulla zona retrocessione, la sensazione è che sia veramente difficile recuperare mentalmente un gruppo che è totalmente in caduta libera.

    Impossibile trovare un unico colpevole, la squadra ha avuto diversi infortuni, prima si è persa con lo stop di Lasagna, ma poi alla lunga è diventato un alibi per i compagni che hanno smesso di cercare la porta avversaria. I tifosi dalla loro vedono nella proprietà e soprattutto nel figlio di Pozzo l'unico responsabile della situazione che si è venuta a creare, ma per riuscire a concretizzare in campionato un filotto così negativo (quinto assoluto per l'intera serie A), i colpevoli sono tutti e ognuno con il suo pezzo di responsabilità.


    Mi sento personalmente di mettere la società al primo posto, tanti errori a catena sia a livello di programmazione sia di disinteresse verso temi fondamentali per i tifosi. Il tutto ha portato tanta confusione che dall'addio di Guidolin, passando per lo Stadio nuovo, ha visto la squadra sprofondare nell'oblio. Escludo responsabilità singole dell'allenatore, perchè sono tutti figli di quella scelta di partenza, non voglio dire che si sarebbe dovuto tenere Guidolin a vita, ma che il modo in cui si è rotto quel rapporto, ha reso impossibile creare sincere e produttive collaborazioni successive con i nuovi tecnici che si sono affacciati.

    Però a differenza di quello che sento dire in giro, non sono di quelli che ritene questa squadra non all'altezza, anzi, ritengo questo uno dei gruppi più forti perlomeno delle ultime cinque stagioni. Il filotto di nove risultati positivi con sei vittorie e tre pareggi che ha preceduto questo momento ne è testimone, vero dell'infortunio di Lasagna ma è assurda la metamorfosi che la squadra subisce senza  un unico giocatore. Ora però bisogna portare la barca in porto, i friulani in un modo o nell'altro ci sono sempre riusciti, quest'anno ho la sensazione che sarà più difficile, la sfida infrasettimanale del San Paolo e lo scontro casalingo contro il Crotone saprà già darci dei verdetti in questo senso.


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