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Udinesemania: la sindrome di Guidolin?
La prima rete subita da Matri, ha gettato nello sconforto la compagine friulana, che non ha più saputo essere la stessa. Le bocche buone del giornalismo, hanno pensato di ritirar fuori una sorta di sindrome di Guidolin, per giustificare lo sconforto della squadra. Mai concetto fu più sbagliato, perché quella sindrome fu il naturale declino dopo tre stagioni straordinarie, culminate con due qualificazioni Champions e una in Europa League.
Ma il mondo del calcio non porta riconoscenza verso nessuno, certo è che paragonare l'inizio di un nuovo ciclo alla fine di quello vecchio, di concetto ha qualcosa che non va. Le risposte devono arrivare dal campo e l'Empoli è pronto a rendere difficile la vita dei friulani. Per Colantuono pochi dubbi in difesa e attacco, molto più complicata la gestione del centrocampo. Edenilson e Adnan sono confermati sulle corsie laterali, nel mezzo agirà Iturra, mentre per le mezz'ale si giocano il posto Bruno Fernandes, Koné e Badu con l'outsider Marquinho.
L'idea però è che in questo momento, aldilà di chi scenderà in campo, questa squadra deve dimostrare di voler creare qualcosa di bello, dalla stagione che vedrà protagonista il nuovo stadio. Saper reggere soprattutto il confronto di fronte al proprio pubblico, potrebbe essere la chiave di svolta di questa stagione, che per il momento ha troppi interrogativi e pochissime risposte.