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Udinesemania: la conferma dopo i complimenti, ma non è facile a Verona
Non può essere soltanto fortuna quando batti in serie Fiorentina, Roma e Inter. C'è qualcosa di più solido alla base, un progetto tecnico valido e soprattutto una rosa ben costruita e con qualità importanti in ogni reparto.
Ora però arriva la missione più difficile: sapersi confermare ad alti livelli per dimostrare a tutti di non essere un fuoco di paglia. La ripresa dopo la sosta, però, rischia di essere una trappola, quella dell'Hellas è una partita che va presa con le pinze e non solo per via dell'ex Cioffi.
Il tecnico, che ha lasciato Udine la scorsa estate soltanto per andare a prendere uno stipendio più ricco a Verona, conosce a memoria i bianconeri. Questo il pericolo più grande. Di questa crescita è forse lui il primo artefice, gliene va dato atto. Inoltre lunedì sera si giocherà la panchina e questo sicuramente sarà uno stimolo in più.
Sottil prepara le contromosse, sia dal punto di vista tattico che della mentalità. L'Udinese, se vuole diventare grande per davvero, deve sapersi evolvere e lui l'ha capito. Per questo in settimana insiste molto su certi meccanismi che vanno ancora affinati anche dal punto di vista della costruzione della manovra, che deve diversificarsi e proporre alternative valide anche quando di fronte ci sono squadre chiuse che non consentono di giocare di rimessa.
L'ambiente è carico. Tanto entusiasmo e fiducia, anche al "Bentegodi" una marea di tifosi sarà al fianco della squadra. In un lunedì sera questo è forse il più grande successo.
Poi c'è la voglia di Europa della proprietà. Il paròn Pozzo è uscito alla scoperto, cova questo sogno e lo ha fatto capire anche all'interno dello spogliatoio. Marino fa il pompiere, almeno per il momento. Fare più punti possibili da qui alla pausa per i Mondali, poi si vedrà.