Sarà davvero lui l'ago della bilancia per l'Udinese? Alexis Sanchez è l'uomo più chiaccherato nell'ambiente bianconero. Quando manca, la squadra non vola. La prova lampante sono le statistiche. Due le squalifiche che il cileno ha scontato in questo mese: contro Bologna e contro Brescia, due pareggi in un mare di vittorie della squadra bianconera che ha raccolto, da inizio 2011, 21 punti su 27 disponibili.

Sarebbe riduttivo pensare che Sanchez risolva le partite da solo. Quello che funziona è il gruppo. Un unione che non si vedeva da tempo a Udine, un'unità di intenti che può davvero fare la differenza. Sicuramente il talento di Sanchez influisce sulla fantasia del gioco della compagine di Guidolin. Difficile contenerlo, marcarlo, prevedere le sue mosse. È tutto il collettivo, però, a permettergli queste giocate. Il duello con Pastore su chi sia il giovane più forte promette scintille. Domenica a Palermo la partita sarà davvero caldissima.

Da queste parti si sostiene che l'Udinese sia maturata (gare come quelle contro Brescia e Bologna tempo fa si sarebbero perse): quale migliore banco di prova, dunque, se non la partita con i rosanero? I bianconeri si sono spesso ritrovati contro i siciliani in match validi per l'Europa. Ora, con la Roma che si è avvicinata, sembra quasi obbligatorio andare a fare punti nella tana di un gruppo che ha perso due partite di fila. La condizione fisica c'è, l'incognita è quella psicologica. Saranno capaci questi ragazzi di mantenere la concentrazione e qualificarsi in Europa?