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Udinesemania - Il tempo dei complimenti è finito
Cosa ne è rimasto della squadra rivelazione di inizio stagione, dell'ammazza grandi? A giudicare dalla prestazione di ieri poco o nulla. Contro un Bologna incerottato, senza il puntero Arnautovic, i bianconeri giocano la peggiore partita da un anno a questa parte. E pensare che l'avvio era stato confortante, con la rete dell'1 a 0 firmata da un Beto quasi ritrovato.
Poi un calo - sia fisico che tecnico - improvviso, verticale. Inevitabile a quel punto la rimonta felsinea, guidata da un Sansone in stato di grazia. Alla fine la sconfitta è più che meritata.
Poco da recriminare. Nemmeno sull'episodio del raddoppio di Beto, annullato per fuorigioco millimetrico di Becao dal VAR. Nel calcio tecnologico d'oggi, purtroppo, conta ogni singolo centimetro.
Preoccupa, invece, parecchio la mancanza di mordente, l'atteggiamento passivo e a tratti svogliato della squadra. I bianconeri sembrano avere già la pancia piena ma di quel filotto settembrino non si può campare di certo tutto l'anno. Ora che il treno europeo è passato (difficile riprendere il ritmo delle prime della classe), il rischio è quello di scivolare nell'anonimato, in un campionato senza particolari stimoli di classifica, più che nella zona pericolosa, sulla quale si mantiene ancora ampio margine di distanza.
Palese la mancanza di alternative. Oggi con i 5 cambi un allenatore può fare davvero la differenza. Sottil, che le partite ultimamente fatica a leggerle nella maniera corretta, ha poco materiale umano per incidere. Tolto Samardzic (che non si capisce il motivo per cui debba sempre partire dalla panchina) e parzialmente Arslan, non ci al momento sono valide alternative ai titolari. Per alzare l'asticella servirebbe mettere mano al portafoglio ma da quell'orecchio i Pozzo non sembrano sentirci e il mercato da qui alla fine non dovrebbe regalare sostanziali novità. Arriveranno al massimo alcuni rimpiazzi, giocatori da inserire con il tempo.
Nel frattempo tutti in ritiro. Una scelta, stando alle parole di capitan Pereyra, voluta dai giocatori stessi per ritrovare quella fame di inizio stagione. Servirà? Lo scopriremo domenica, quando i bianconeri saranno di scena a "Marassi" contro la Sampdoria dell'ex Stankovic.