Udinesemania:| I due re della città
Zico-Totò. Due nomi. Due emozioni. Due epoche diverse, gli stessi piedi fatati. Quattro lettere per pronunciarli: Zico-Totò, nomi facili, indimenticabili e nel cuore della gente friulana indelebili. Il paragone viene naturale, sono i due calciatori più importanti nella storia dell'Udinese. Chiedere ad un'amante del calcio e della squadra bianconera chi sia meglio, è come chiedere ad una mamma che figlio preferisce. La punizione che ha calciato Di Natale contro l'Inter, in un lampo ha riportato alla mente quelle del Galinho.
Zico arrivò a Udine da star. Una piccola piazza che comprava un calciatore di caratura mondiale, e tutti si stupirono: portò l'entusiasmo, deliziò i palati più fini e riempì il Friuli. Applaudito da tutta l'Italia che spasimava nel vedere una sua punizione dal limite. L'avventura a Udine durò due campionati con 39 presenze e 22 gol. Uno dei migliori cannonieri della storia del calcio, 750 partite e 516 gol; un uomo umile e semplice che non ha faticato a farsi strada nel cuore della gente friulana.
E poi c'è lui: Antonio Di Natale che a Udine i record li ha battuti tutti da quando è arrivato nel 2004. Qui è maturato, ha conquistato la Nazionale, ha vinto il titolo di capocannoniere della serie A, è divenuto il bomber più prolifico della squadra bianconera superando il record di Bettini. È ad un passo dalle 100 reti in campionato con questa maglia. In settimana è stato eletto miglior cannoniere e miglior giocatore dai suoi stessi colleghi agli Oscar del calcio. E ha scelto. Ha scelto di rimanere a Udine nonostante le sirene delle scudettate, ha scelto di mantenere un profilo basso: poche parole, poche chiacchiere e tanti gol.
Una bandiera insomma. E anche lui non ha fatto fatica a farsi amare. Sembra ringiovanire Totò con quella palla ai piedi, e integratosi bene, qui, fa come il vino di questa terra: migliora con gli anni. Godiamocelo perché è una stella, il vero campione che non occupa le prime pagine dei giornali con proclami o dichiarazioni, ma solo con meriti in campo. E, in fondo, per Zico-Totò vale lo stesso pensiero che accomuna tutti i tifosi friulani: sono indimenticabili. E ora tocca alla Juventus, con il motto di Guidolin e Pozzo che impazza a Udine: teniamo i piedi per terra e non parliamo di obiettivi che non siano i 40 punti. Sottoscriviamo: ci siamo già scottati!