Udinesemania:| Guidolin come Ferguson
Che bello volare. Che bella sensazione tornare a correre per un obiettivo importante: l'Europa. A Udine c'era fame, ci stiamo saziando. I bianconeri non smettono di stupire. Anche a Cesena la prova è stata convincente, una prova di forza condita anche dalla capacità di controllare un avversario ostico. Guidolin dice che è presuntuoso parlare di Champions League viste le potenzialità della altre squadre. È difficile scindere il sogno di approdare tra le prime quattro del campionato dal pensiero che compagini di grande tradizione potrebbero dare la zampata definitiva verso la fine della stagione.
Pozzo strizza l'occhiolino alla Champions. E questa settimana è stato presentato anche il progetto del nuovo stadio 'Friuli', che dovrebbe accogliere circa 22.000 spettatori. Un impianto coperto potrebbe attrarre più spettatori. Il patron ha questo sogno di realizzare una struttura accogliente e lancia un ultimatum: o i lavori partono, o lo stadio si realizza da un'altra parte. Lo stadio, l'Europa, l'attaccamento alla maglia, la riscoperta di certi valori: tutto fa parte di un progetto di crescita della società e dell'ambiente. Si parla molto della permanenza di Guidolin a Udine fino a fine carriera. Potrebbe essere il primo caso in Italia di 'allenatore longevo' in una squadra di calcio.
L'Udinese è sempre stata innovativa. Ha cominciato a farsi notare con la politica del mercato: acquistare giovani calciatori semi-sconosciuti e valorizzarli. Ha proseguito sulla strada dei bilanci: sempre in positivo, una rarità nel nostro Paese. Potrebbe essere la volta dell'allenatore stile Ferguson. L'unico neo, in questo momento idilliaco - e ci riallacciamo al discorso stadio -, è la presenza di spettatori. Ve bene che lo stadio non è coperto, va bene che la tv crea concorrenza, ma una squadra che lotta per la Champions si merita un pubblico europeo...