Un 4-0 pesantissimo quello che l'Udinese ha subito a Madrid. In una sola partita sono arrivate più reti incassate che nelle giornate di campionato giocate finora. Questa volta il turn over di Guidolin non ha fatto il miracolo, e la baby Udinese si è fatta male contro l'Atletico. Fa bene l'allenatore a dire di dimenticare subito e in fretta questa debacle, per due motivi. Il primo è che domenica c'è il campionato, con un Siena che sta attraversando un ottimo momento; il secondo che i bianconeri sono ancora primi nel girone I di Europa League al pari proprio dell'Atletico. Tutto si deciderà, quindi, contro Rennes e Celtic.

Troppa l'inesperienza dei giovani raffrontata alla grande esperienza degli spagnoli, i quali peraltro avevano il dente avvelenato per la sconfitta dell'andata. In campionato, invece, l'Udinese regge. Si è ripresa dal 2-0 patito a Napoli con la vittoria contro il Palermo, in cui le occasioni non sono mancate. E le due gare contro Napoli e Atletico hanno una cosa in comune: in entrambe mancava Antonio Di Natale. Il capitano è diventato fondamentale, e non solo per la classe da campione assoluto qual è, ma perché è l'unico che va in rete.

Purtroppo Floro Flores è ancora poco incisivo, e Torje deve avere il tempo di maturare, perché è un ragazzo giovanissimo che già ha fatto più di quello che si sperava. La qualificazione europea è ad un passo, il campionato continua a sorridere e se, come può capitare, si perde, l'importante è ritrovare subito la giusta strada, perché l'entusiasmo e la verve della squadra friulana in questo scorcio di stagione sono state le armi in più per stare sopra tutti.