Udinesemania: Del Neri, l'uomo giusto al momento sbagliato
Stasera l'Udinese va di scena sul campo della Juventus e mai come oggi la squadra friulana sembra vittima sacrificale. Con Iachini da queste parti si era iniziato un discorso di gioco, che anche se non stava dando i suoi frutti a livello di punti sul campo, si iniziava a intravedere a livello di dinamiche tattiche. Ora si riparte da zero, ma non con idee chiarissime ne sulla scelta di Del Neri, ne sulle modalità di gioco della nuova Udinese che dovrebbe nascere.
Il tecnico friulano è stato per anni, la prima scelta nei sogni dei tifosi, ma in questo momento è stata un po' forzata, sia nelle modalità di esonero di Iachini sia nella sua chiamata. La sensazione è che la società abbia voluto un po' mediare con una piazza che iniziava a non perdonargli più nessun errore. Per la prima volta ho visto una società debole, nel non saper aspettare e valutare con calma le situazioni che emergevano dal campo.
Detto questo, spero di sbagliarmi e che la nuova squadra nasca sotto il migliore degli auspici. Il tecnico, durante la sosta ha potuto lavorare poco con il gruppo orfano di parecchi nazionali; non sono ancora recuperati Hallfredsson, Lodi, Widmer, Samir e la nazionale ha bloccato anche Badu, La formazione è quindi forzata con i quattro dietro: Heurtaux, Danilo, Felipe e Angella, almeno che non si voglia rischiare ancora uno tra Armero e Adnan. Centrocampo con Kums, Fofana e Jankto, infine davanti De Paul e Thereau dietro a Zapata.
Messi così in campo, il lavoro non sembra che la naturale evoluzione di quanto si è portato avanti con Iachini fino a qui. Bisognerà capire a questo punto a livello psicologico se la nuova guida tecnica riuscirà a dare gli input giusti per stimolare giocatori, che in balia degli eventi e senza responsabili ben precisi, potrebbero nuovamente perdersi come già visto in passato. Intanto la Juventus sembra una montagna molto più grande di quello che è già di suo, ma stiamo a vedere che nel calcio non si può mai sapere..