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Udinesemania: crisi d'astinenza da Lasagna
Da quel momento in poi niente è più andato nel verso giusto, come se la negatività avesse inglobato tutto il mondo bianconero. Poco dopo quell'episodio è arrivato l'infortunio di Kevin Lasagna, che si sta rivelando mancanza esistenziale per tutto il reparto offensivo. Difficilmente cerco nei singoli la giustificazione di un momento, ma è evidente che la squadra la davanti non sappia più da che parte andare. Che giochi Maxi Lopez o Perica poco cambia, vagano tutti in cerca del loro posto in campo, mentre i centrocampisti fanno tutto bene, fino a quando non sanno più dove andare o a chi dettare l'ultimo passaggio.
Analizzare la partita contro la Juventus in questo momento è inutile perché i ragazzi di per se non hanno neanche fatto male, si sono limitati i danni di una sconfitta che avrebbe potuto avere proporzioni ben più ampie. Urge la ricerca di una soluzione visto che non si vedrà Lasagna almeno per un altro mese e l'unica strada percorribile è quella di un cambio di modulo. La via più facile da percorrere è quella che porta al 3-4-3 di Zaccheroni memoria, con Jankto e De Paul in appoggio a uno tra Perica e Maxi.
Potrebbero saltare gli equilibri a centrocampo, ma è un rischio che bisogna correre perché l'assenza di azioni offensive preclude qualsiasi forma di spettacolo, che sarebbe lo scopo di questo gioco. Ma per fortuna l'Udinese ha a disposizione un tecnico intelligente a cui piace proporre nuove idee alla squadra. La sfida di sabato prossimo contro il Sassuolo al Friuli sarà il banco di prova migliore per capire se la crisi si può chiudere o se invece è appena iniziata.