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    Udinesemania - Così era difficile partire con il piede giusto

    Udinesemania - Così era difficile partire con il piede giusto

    • Stefano Pontoni
    Udinese, la prima è andata.

    Male anzi malissimo, perché lo 0-3 contro la Juventus ha messo in evidenza tutti i limiti della squadra di Sottil. Quando in un'estate soltanto perdi tre dei tuoi titolarissimi, in più non riesci a recuperare l'unico giocatore che può farti fare la differenza (Deulofeu) e il tuo giovane talento (Samardzic) è per forza distratto dal mercato (una settimana fa era praticamente dell'Inter) diventa difficile partire con il piede giusto.

    Chi è arrivato, lo dice la carriera, non ha ancora quella qualità per potersi imporre fin da subito in un calcio diverso. Il solo Zemura era un titolare, gli altri vengono da una stagione vissuta da riserve, con tanta panchina e pochi minuti in campo. Saranno anche giovani di qualità, che in prospettiva hanno ampi margini di crescita, ma gli va dato tempo. Un giocatore, a meno che non si tratti di un campione, non si costruisce dall'oggi al domani.

    Festy si vede che ha qualità, quando spinge palla al piede riesce a fare male, ma difensivamente è ancora lacunoso. Zarraga, salito agli (dis)onori della cronaca per quello scellerato appoggio da cui è nato il gol di Chiesa, può essere un mestierante della mediana ma non già, anche per caratteristiche, il nuovo Pereyra (il mancato rinnovo del Tucu resta un mistero, finirà in B nonostante l'offerta dei bianconeri). Kamara (costato 19 milioni tra l'altro) e Kabasele, arrivati dal Watford, sono due innesti utili per un ruolo più da comprimari che leader. Lucca, che per ora ha avuto poco spazio ma quando è entrato ha fatto sempre bene (Juve compresa), è alla sua prima stagione in Serie A.

    Manca chi può trascinare la squadra nei momenti difficili, chi può dare anche dal punto di vista caratteriale la scossa. Walace porta la fascia al braccio ma quella da sola non basta, Silvestri alla sua terza stagione in Friuli ha vissuto una brutta serata e anche Beto non è riuscito affatto ad incidere. 

    Insomma sono pochissime le note positive. Meglio cancellare completamente questo debutto e pensare soltanto alla Salernitana, che per forza di cose diventa già una partita nelle quale devi dare un segnale. 

    Di mezzo terrà ancora banco il mercato. Perché una cessione sembra essere stata messa in preventivo dalla società. Oltre una settimana al gong del primo settembre. Uno tra Beto e Samardzic, fanno capire i piani alti, da qui alla fine partirà. 

    Un altro azzardo? Di scommesse l'Udinese ne ha fatte tante, servirà azzeccarne almeno qualcuna per una buona stagione. 
     

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