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Udinesemania: caduti da una panchina troppo corta
Iachini non è andato alla ricerca di scuse, ma in conferenza ha fatto capire i nodi cruciali: la stanchezza di De Paul (sostituito dopo 38 minuti), le assenze di King e Widmer. Ed andando ad analizzare la gara di ieri, è proprio il trequartista il giocatore che è maggiormente mancato nella fase di congiunzione tra centrocampo e attacco. Ma non c'è un giocatore in rosa in grado di ricoprire con le stesse qualità il suo ruolo, l'unica cosa che il tecnico può fare per il futuro è lavorare su Koné, altrimenti il bug di ieri potrebbe ripresentarsi.
Altro paio di maniche la questione King e Widmer, purtroppo qui gli infortuni non hanno aiutato il lavoro che probabilmente era già stato programmato su Armero e Adnan. Certo è che se per una volta guardiamo agli errori dei singoli, la sfida col Chievo è stata decisa da Armero che si perde Cacciatore; quella con la Fiorentina da Adnan che causa in maniera goffa il rigore decisivo e ieri ancora l'iracheno che si fa anticipare da Defrel. I movimenti difensivi dei due sono veramente roccamboleschi, l'unica soluzione a mio avviso, in attesa dei rientri di King e Widmer è di ripensare alla difesa a tre.
Ma non iniziamo a parlare delle solite storie, questa squadra mi piace ed è stata costruita bene, solo che per il momento rende al top solo nella formazione tipo. Anche l'assenza di Hallfredsson è stata poco sottolineata, ma questo gruppo ha degli equilibri e un tecnico che ha capito i problemi e sta lavorando per risolverli. Il tarlo dell'assenza di gioco degli scorsi campionati è stato decisamente combattuto e il carattere visto nel finale di gara contro il Sassuolo è un ulteriore punto a favore del nuovo tecnico. C'è da lavorare molto sui giovani e sulla panchina, ma dopo tre stagioni in cui non si capiva su cosa bisognava lavorare, mi sembra un buon inizio.