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    Udinesemania: caduti da una panchina troppo corta

    Udinesemania: caduti da una panchina troppo corta

    • Kevin Locatelli
    Abbiamo undici buoni giocatori, per il momento non c'è molto di più, è questo il responso più evidente che esce fuori dopo la sconfitta di Modena contro il Sassuolo. La squadra ha fatto un deciso passo indietro rispetto alle ultime uscite, ma il risultato è figlio di scelte di formazione forzate dalla tre partite in una settimana. Analizzare la partita singolarmente, porterebbe a conclusioni sbagliate, la squadra vista ieri sera era stanca e priva di idee, non è il caso però di tirar fuori vecchi spettri.

    Iachini non è andato alla ricerca di scuse, ma in conferenza ha fatto capire i nodi cruciali: la stanchezza di De Paul (sostituito dopo 38 minuti), le assenze di King e Widmer. Ed andando ad analizzare la gara di ieri, è proprio il trequartista il giocatore che è maggiormente mancato nella fase di congiunzione tra centrocampo e attacco. Ma non c'è un giocatore in rosa in grado di ricoprire con le stesse qualità il suo ruolo, l'unica cosa che il tecnico può fare per il futuro è lavorare su Koné, altrimenti il bug di ieri potrebbe ripresentarsi.

    Altro paio di maniche la questione King e Widmer, purtroppo qui gli infortuni non hanno aiutato il lavoro che probabilmente era già stato programmato su Armero e Adnan. Certo è che se per una volta guardiamo agli errori dei singoli, la sfida col Chievo è stata decisa da Armero che si perde Cacciatore; quella con la Fiorentina da Adnan che causa in maniera goffa il rigore decisivo e ieri ancora l'iracheno che si fa anticipare da Defrel. I movimenti difensivi dei due sono veramente roccamboleschi, l'unica soluzione a mio avviso, in attesa dei rientri di King e Widmer è di ripensare alla difesa a tre.

    Ma non iniziamo a parlare delle solite storie, questa squadra mi piace ed è stata costruita bene, solo che per il momento rende al top solo nella formazione tipo. Anche l'assenza di Hallfredsson è stata poco sottolineata, ma questo gruppo ha degli equilibri e un tecnico che ha capito i problemi e sta lavorando per risolverli. Il tarlo dell'assenza di gioco degli scorsi campionati è stato decisamente combattuto e il carattere visto nel finale di gara contro il Sassuolo è un ulteriore punto a favore del nuovo tecnico. C'è da lavorare molto sui giovani e sulla panchina, ma dopo tre stagioni in cui non si capiva su cosa bisognava lavorare, mi sembra un buon inizio.

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