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    Udinesemania: c'è la voglia di farsi ancora un regalo

    Udinesemania: c'è la voglia di farsi ancora un regalo

    • Kevin Locatelli
    Tra poche ore allo “Stadio Friuli” andrà in scena la sfida tra Udinese e Inter oramai da qualche anno un classico di mezzogiorno a inizio anno. Come al solito alla ripresa dopo una sosta sono molti gli interrogativi che avvolgono i match in programma, i friulani erano reduci da una serie positiva di tre vittorie e un pareggio e gli auspici sono quelli di continuare su questa squadra. Ma il nuovo anno non ha un calendario certo agevole, con in sequenza: Inter e Roma al Friuli, Empoli fuori e poi Milan nuovamente in casa.

    Il fattore mentale sarà sicuramente di primaria importanza, il tecnico dovrà tenere in mano le redini della squadra sostenendone il morale anche in caso di risultati avversi. Ma i ragazzi da questo punto di vista fino a qui hanno già mostrato che anche se non spettacolari hanno il carattere per non smettere mai di crederci. Quella contro l'Inter può sembrare una sfida difficile, ma i friulani contro i neroazzurri hanno spesso sorpreso, perché è una squadra che se attaccata va in seria difficoltà e sarà questo l'input che Delneri dovrà imprimere.

    C'è qualche acciacco a complicare la situazione con Thereau che ha lamentato qualche fastidio al ginocchio e Hallfredsson al collo, in più Badu e Wague sono partiti per la Coppa d'Africa. Ma i rimpiazzi ci sono, in conferenza stampa Delneri non ha nascosto la possibilità di vedere Matos e De Paul insieme nel caso Thereau non dovesse farcela. E proprio l'argentino è il giocatore tenuto maggiormente in considerazione perchè fino a qui ha fatto vedere poco, ma le sue qualità sono di livello superiore e vedi mai che con l'assenza del francese davanti non si aprano per lui nuove strade per la prima rete in serie A.

    Staremo a vedere ma la sensazione è che sia una di quelle sfide dal risultato per niente scontato perchè entrambe le compagini escono da un momento positivo prima della sosta. Poi c'è il pubblico che non va sottovalutato, il nuovo impianto dei Rizzi ha un ottimo impatto sui giocatori, che però per vicissitudini passate solo raramente hanno potuto apprezzare un sostegno incondizionato da parte della tifoseria. Ora le cose sono più o meno sistemate, un friulano sulla panchina ha riacceso la fiamma della passione popolare e la serie di risultati positivi può portare il Friuli a diventare una vera e propria bolgia. Poi il campo dirà la sua ma le premesse sono più che buone.

     


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