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    Udinesemania: c'è da soffrire fino alla fine

    Udinesemania: c'è da soffrire fino alla fine

    Siamo una squadra strana nient'altro da dire, ieri pomeriggio contro il Chievo l'Udinese ha avuto tra le mani l'occasione buona per mettere al sicuro una buona fetta di salvezza, invece ci sarà da soffrire ancora un bel po'. Le vittorie di Carpi e Frosinone rendono la lotto per la salvezza un reale spettacolo per gli amanti del gioco in se, ma non si può dire lo stesso per i ragazzi di De Canio, che rischiano di farsi travolgere dalle paure.

    C'è da dire che la sfida contro il Chievo ha spesso in passato costretto i bianconeri allo 0 a 0, i veronesi affrontano le gare con la principale attenzione all'assetto difensivo e questo blocca tatticamente le sfide. I friulani hanno tenuto le redini del gioco per larghi tratti, ma senza mai riuscire a infilare Bizzarri. Zapata è il bello e il brutto di questa squadra, ha avuto almeno due nitide occasioni da rete e ha costruito molto, ma gli manca l'incisività sotto porta. Questo sarà un dato da tener conto anche in ottica futuro, da ste parti con l'addio di Di Natale bisogna trovare attaccanti che la porta la vedano.

    Il resto della squadra ha girato abbastanza bene, ripescato Pasquale a sinistra si è dimostrato di poter tornar utile anche lui in questo finale. L'ingenuità costata il rosso a Felipe dovrebbe essere sopperita agevolmente con il rientro di Heurtaux e la conferma di Wague. Ora poco spazio alle riflessioni, alle porte già un'altra sfida tra le mura amiche, in arrivo la Fiorentina al “Friuli”. I Viola si stanno riprendendo dopo un periodo opaco e non vorranno certo farsi soffiare l'Europa dal Milan, ma i friulani con il giusto approccio possono rendere la vita difficile a chiunque.

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