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    Udinesemania:| Crocevia giallorosso

    Udinesemania:| Crocevia giallorosso

    Puntuale come una pioggia primaverile, è arrivata la prima sconfitta del 2011 dell'Udinese. Dopo 13 risultati utili consecutivi la truppa di Guidolin si è arresa a Lecce. Forse l'ambiente friulano un po' se lo aspettava. Poteva capitare che l'Udinese perdesse una partita, magari può anche essere salutare. È stata come una piccola liberazione. Lo spogliatoio non lo ha detto, giustamente, ma c'era più di qualche alibi. L'Udinese si è privata di nove undicesimi di squadra titolare per gli impegni delle rispettive Nazionali. Ad allenarsi a Udine sono rimasti solo Di Natale e Domizzi. Ora questo, unito al primo caldo e alla grandissima prestazione del Lecce (che ha meritato la vittoria, ben inteso), ha portato allo stop in trasferta.

    C'è da segnalare anche un gesto dei tifosi: 200 persone sono andate all'aeroporto per sostenere la squadra dopo il 2-0. Hanno voluto dire alla squadra: 'Non ci siamo solo nel momento di gloria delle vittorie, ma soprattutto quando serve'. Guidolin e i calciatori hanno apprezzato molto questo gesto spontaneo, che raffigura il clima che si respira in Friuli: nessuna pressione sull'Udinese. Ora si può guardare avanti. E nell'immediato c'è la Roma, snodo fondamentale per il prosieguo del campionato.

    La gara per i bianconeri è in salita. La mancanza di un giocatore come Inler, filtro a centrocampo, si farà sentire. Fortunatamente rientra il gladiatore Pinzi, ma c'è l'incognita Sanchez. L'infortunio muscolare del cileno (figlio delle partite della Nazionale... ma perché disputare delle amichevoli?) può essere il vero ago della bilancia. Sappiamo bene come Sanchez possa cambiare gli equilibri di una partita. In sostanza, se l'Udinese dovesse vincere, in pratica escluderebbe la Roma dalla lotta Champions. E poi? Poi c'è il Napoli...

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