Continuiamo a NON parlare di obiettivi. E va bene così. L'Udinese vince, o meglio, continua a vincere con una continuità impressionante. Ma mai nessuno in società o nello spogliatoio ha parlato di scudetto o traguardi simili. È vero che il primo posto con la Juventus a dicembre è un chiaro segnale che l'Udinese è una realtà di questo campionato. E' altrettanto vero, però, che la stagione è lunga e sarebbe improprio parlare di qualcosa che qui è visto come impossibile. Qualificarsi per un posto europeo sarebbe già un traguardo bellissimo.

Non dimentichiamo che, per rosa e bacino d'utenza, l'estremo nordest di Udine è davvero lontano se paragonato a Milano, Napoli, Torino o Roma. Questo non vuole dire che non ci sia soddisfazione e orgoglio per la magia che la compagine di Francesco Guidolin sta regalando ad una terra intera. L'unica nota negativa è il pubblico. Non c'è stato un incremento di spettatori allo stadio, non c'è ressa a vedere gli allenamenti della squadra, i giocatori non vengono fermati in città per richieste di foto o autografi.

Per quello che l'Udinese sta facendo, meriterebbe un plauso maggiore dei suoi tifosi, senza le scuse che spesso si sentono e che tirano in ballo la televisione o uno stadio non moderno. L'amore per la maglia dovrebbe andare oltre a tutto, perché non sta scritto da nessuna parte che i bianconeri si potranno ripetere in modo così esaltante. Che sia questo il segreto? Non esaltarsi nei momenti migliori e non avvilirsi nei momenti brutti. Allora va bene così...