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    Udinesemania: a Napoli senza Di Natale

    Udinesemania: a Napoli senza Di Natale

    L'Udinese riparte da Napoli e senza il suo Capitano. Non voglio star qui a riaprire vecchie ferite, ma il fatto che Totò, da oramai diversi anni, non scenda più sul terreno del San Paolo tutto sembra meno che una coincidenza. Ma lanciare altre parole al vento mi pare del tutto inutile, anzi l'occasione è buona per cercare una quadratura nuova della formazione. Spesso infatti i cambi moduli in casa Udinese vengono bloccati dall'obbligo di piazzare Di Natale al centro dell'attacco, mentre stavolta si può agire diversamente.

    Tattica che diventa l'unica via d'uscita di questa squadra che continua a stentare. Nella sfida contro il Sassuolo è arrivato un pareggio, che qualcuno ha soddisfatto mentre per altri ha solo prolungando l'agonia. Sono sincero, io rientro nella cerchia di persone che nonostante l'innato ottimismo, quest'anno non vede la luce in fondo al tunnel. Troppi dubbi e troppe insicurezze avvolgono questo gruppo, che aldilà delle lacune tecnico/tattiche, mostra anche carenze caratteriali che qualcuno cerca di celare sotto il nome di blocchi psicologici.

    Negli scorsi campionati, prima delle grandi sfide, nonostante la squadra fosse nettamente inferiore, ho sempre pensato che potesse estrarre qualcosa dal cilindro. Quest'anno non vedo questa fiamma di speranza, magari è solo una mia impressione, ma non riesco a vedere il giocatore che ha margini di miglioramento per dare la svolta al nostro campionato. Però la speranza è sempre l'ultima a morire, i ragazzi non hanno niente da perdere e vedi mai che il cuore friulano non trovi un sorriso in terra campana.

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