Auguri Udinese... auguri Pozzo. I venticinque anni di gestione di Gianpaolo Pozzo si stanno festeggiando in questi giorni a Udine, in quello che è stato ribattezzato il Pozzo-day. Un percorso lunghissimo in cui la società è cresciuta fino a divenire una realtà stabile della serie A. Ed è cresciuto e maturato lo stesso patron: iniziò la sua avventura bianconera con una cordata nel 1986 con la squadra che, in quel campionato, fu penalizzata di 9 punti.

Non furono anni facili i primi, ma Pozzo è riuscito anche da quelle esperienze a trovare sempre la forza di continuare e migliorare, tanto da far diventare la sua creatura una delle società modello di serie A. Ha chiesto un solo regalo per questo importante anniversario: l'approdo in Champions superando il preliminare. Non sarà facile visto il calibro delle avversarie e vista la mancanza di un uomo chiave in attacco.

Si sta lavorando per portare in Friuli la punta che dovrebbe sostituire Sanchez, ma visti i tempi ristretti non si può pensare che entri subito nel meccanismo di gioco di Guidolin. Fortunatamente la difesa non sembra essere stata 'colpita' eccessivamente dall'addio di Zapata: Danilo non lo sta facendo rimpiangere. Anche a centrocampo il gioco gira, mentre davanti l'unica certezza rimane sempre Totò Di Natale. È apparso in grande forma già in precampionato e, con la classe e i colpi che lo contraddistinguono, può sopperire anche alla stanchezza che anno dopo anno inevitabilmente può manifestarsi.

Manca un solo tassello per chiudere il mercato in entrata e per accendere l'entusiasmo dei tifosi che, negli ultimi tempi, hanno espresso qualche preoccupazione. E intanto si comincia a respirare aria europea. In occasione della prima esperienza di sei anni fa, con il preliminare superato ai danni dello Sporting Lisbona e il successivo girone, si creò qualcosa di unico tra squadra, ambiente e società. Sarebbe davvero un degno coronamento per i 25 anni di Pozzo poter vivere di nuovo un momento del genere.