Udinese, Tudor si presenta: 'Credo in me e nella rosa. Rimarremo in A'
Queste le sue parole: “E’ un momento delicato. Non voglio parlare troppo di me, c’è un lavoro importante da fare in queste 4 partite. Finire in modo giusto e poi ripartire nella nuova stagione con nuova energia. Non è momento di parlare troppo, dobbiamo rimboccarci le maniche per il Benevento".
PERCHE’ HA ACCETTATO - "Non ho parlato con Reja, anche se sono stato suo assistente all’Hajduk. L’Udinese è una grande società. Da fuori ho seguito il campionato, la rosa è interessante, con giovani buoni. E’ una società in cui si può lavorare e esprimere il proprio valore, per questo sono qua. E’ successo tutto in fretta, sono contento. Chiamerò Oddo, è giusto così".
PRIMA ESPERIENZA IN A - “Non e un pregio non aver mai allenato qua, ma ho giocato 10 anni in Italia. Poi è importante avere qualità. L’esperienza conta, ma senza qualità non si va avanti. Credo in me e in questa rosa. Sono sicuro rimarremo in A".
PRIME INDICAZIONI - "Ho detto alla squadra di staccare un po’. Ci rivedremo domani pomeriggio alle 6. Sono in difficoltà per le 11 sconfitte. Modulo? Non è mai bene cambiare tanto, ma qualcosa si può fare. Lavorerò tanto sulla testa. I moduli sono numeri, ma è più importante lo stile con cui giochi, l’intensità che ci metti. Voglio una squadra aggressiva: intensità, mentalità e stile".
ISPIRAZIONE - "Ho avuto Lippi, Ancelotti e Capello, tre grandi. Ho preso qualcosa da ognuno di loro".