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    Udinese, Stramaccioni: 'Empoli squadra pericolosa. Scuffet? Va gestito'

    Udinese, Stramaccioni: 'Empoli squadra pericolosa. Scuffet? Va gestito'

    Ecco le parole di Stramaccioni, alla presentazione della partita con l’Empoli: “La vittoria in coppa ci ha dato entusiasmo per prepararci al meglio all’esordio in A. Affrontiamo una squadra pericolosa, solo chi non la conosce bene non la giudica come tale”.

    SUL PORTIERE - “Io arrivai all’Udinese e già nel momento della firma Gino Pozzo mi illustrò un progetto di come gestire il presente e il futuro di Scuffet, ben preciso. Dobbiamo lavorare col suo talento, gestirlo. Siamo convinti possa ancora migliorare. Ho sposato in pieno l’idea societaria. Simone è il primo a essere d’accordo sulla sua gestione. Va tutelato, e ne ho parlato anche con Conte, che è d’accordo”. 

    SU DI NATALE - “Non c’è nulla di male che il nostro campione influenzi la squadra, ce lo godiamo e ce lo teniamo stretto. E’ capitano e leader"

    SU MURIEL - “Per capire come sta aspettiamo il post partita di domani”.

    SULL'EMPOLI - “Se fanno il 60% in a di quello che hanno fatto in B saranno la rivelazione della Serie A. Sarri è un tecnico in gamba e si merita l’occasione della categoria massima”. 

    SULLA ROSA - “Abbiamo una spina dorsale e ci puntiamo, ma il calcio moderno è anche adattarsi alle diverse situazioni. Se la difesa è strutturata, dalla cintola in su le cose possono cambiare. Trequartista? Dovremo meritarci questa soluzione, perché si fa fatica contro chiunque nel caso in cui le punte non collaborino. Su questo l’allenatore non avrà fretta, ma prima di osare dovremo avere equilibrio. Kone? Ha svolto solamente dieci allenamenti con la squadra, ma ha doti naturali importanti, che gli permettono di limitare il ritardo di condizione. Ha fatto un buon mondiale, sfrutterà la sosta per riprendere la condizione migliore. Zielinski? Ci crediamo e spero che possa trovare spazio per esprimere il suo talento”. 

    SULLO STADIO -  “Sarà una cosa penalizzante, è inevitabile, ma è un progetto enorme, che resterà nella storia. Soffriremo l’anno della ricostruzione, ma con l’eco della tribuna i tifosi si fanno sentire il doppio”. 

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