Udinese: presentati i sei nuovi stranieri
A rompere il ghiaccio delle domande dei giornalisti è stato proprio il più giovane, Aly Mallè: “Sono felice di giocare uno dei migliori campionati del mondo e di farlo nell’Udinese - ha spiegato la punta del Mali - sono impaziente di cominciare ora che mi sono lasciato alle spalle i problemi fisici di questa estate”
Antonin Barak ha stupito tutti rispondendo ai giornalisti già in un discreto italiano: “Ho studiato già da quattro mesi sia la lingua che la squadra. A centrocampo sono accanto a giocatori forti ma sono pronto per la mia chance”
Giovani accanto al più esperto, Valon Behrami: “Ho vissuto da avversario le fasi più esaltanti della storia recente dell’Udinese e anche fasi più complicate, in cui si è vista una società che sapeva bene quello che faceva, puntando su alcuni giocatori per valorizzarli. Poche società in Italia valorizzano i giovani come questa, sono felice di dare il mio contributo di esperienza a questo progetto. Questa firma - ha continuato behrami - per me è stata importante, aiuterò i più giovani sia in campo che fuori. A livello di campo mi trovo bene a giocare a due o a tre davanti alla difesa, ma la priorità ora è di entrare rapidamente in condizione. Se in Inghilterra apprendi un certo tipo di mentalità e di intensità gioco, in Italia ti senti più giocatore e io sono entusiasta di tornare un’altra volta qui”.
“Mi sento onorato di essere arrivato in una squadra italiana - ha detto Raid Bajić - sono convinto di poter rendere felici i miei nuovi tifosi. Come giocherò in attacco lo deciderà il Mister. Il mio connazionale Dzeko mi ha già spiegato cosa vuol dire giocare in italia e quanto sia complicato segnare, ma io darà il meglio e le mie speranze sono molto alte”
Bram Nuytinck ha già giocato alcune partite con la prima squadra, e non è impensierito dall’inizio del campionato “giocherò anche all’esordio come gioco solitamente. Mi piace guidare la squadra dalla mia posizione al centro della difesa e parlare molto con i compagni. In queste prime settimane mi sto ambientando e le prestazioni fino ad ora sono state normali, sia io che la squadra miglioreremo certamente”
Chiusura affidata a Ingelsson, che non si identifica con una posizione precisa a centrocampo: “Non c’è un ruolo che sento più giusto o vero per me, posso giocare in ogni posizione che mi chieda il mister, anche se dovendo scegliere mi piace giocare o a destra o a sinistra”