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  • Udinese:|Pozzo per la lite Guidolin-Di Natale

    Udinese:|Pozzo per la lite Guidolin-Di Natale

    Udinese-Genoa non nasce certo sotto una buona stella: Domizzi out, Fabbrini e Basta acciaccati, Muriel pronto ra due mesi, Armero in involuzione darwiniana. Insomma alcuni elementi non ci saranno, ma non ci sarà soprattutto Totò Di Natale, che a detta di Guidolin da lunedì sarà di nuovo in gruppo. Queste le parole del mister, perché i matrimoni si fanno in due. Servirà prima di tutto un chiarimento schietto e le scuse del capitano. Ieri i mister in conferenza era teso, ma non ha detto una parola che sia una di troppo. Segno che ci tiene a non peggiorare una situazione già di per se tesa. 

    INTERVIENE POZZO Di Natale venerdì ha chiamato il suo fido procuratore Carpeggiani, che ieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni. La sensazione è che più che il procuratore , oggi a mediare sarà Pozzo: le offerte a Di Natale non mancano, se il rapporto non si ricuce c’è la concreta possibilità che la società punti a una rivoluzione anticipata (a fine anno, nonostante il contratto pare che Di natale abbia comunque intenzione di smettere). La casa di Empoli è pronta, chissà due anni in tranquillità li affronterebbe meglio. Le esclusioni di Firenze e Torino sono state mal digerite, ma chi digerisce una panchina? Poi c'è un ruolo da prima punmta a cui non rinuncia, c'è una spalla ce non ha. Sembrano capricci, per lui sono moivi più gravi. Poi la questione fisica: che sia capitano o meno, visto che poi la forma del numero 10 non è delle migliori vuoi per un centrocampo che non lo supporta, vuoi perché la preparazione è stata personalizzata  le sue prestazioni sono da 5.

     

    Il bene dell’Udinese prima di tutto: in casa bianconera tutti hanno capito che sarà un anno difficile, non come l’anno scorso quando Guidolin lo diceva più per scaramanzia che per altro. Oggi i problemi ci sono e sono tangibili. Manca qualità in mezzo che costruisce poco e difende male. Soluzioni ce ne sono, ma serve la disponibilità del capitano.
    Vedremo nei prossimi giorni come si svilupperà la questione, comunque sia l’Udinese si sta prcauzionando su tutti i fronti.
    FORMAZIONE  Con i grifoni la gra diventa ancora più difficile. Il primo rischio è che la testa sia ad Anfield, sarebbe umano. Statisticamente le gare prima delle coppe non portano mai grossi risultati. Poi la formazione. Brkic tra i pali, Benatia, Danilo e Coda; Faraoni (Basta al 90% non ce la fa), Pereyra, Pinzi, Lazzari e Pasquale (Armero sonoramente bocciato). Davanti con Fabrini non al meglio, largo a Barreto e Ranégir. Lo svedese ha dimostrato impegno, ma deve inserirsi in un calcio differente da quello a cui è abituato. Barreto è da anni qui, e a Torino ha dimostrato che in Italia è fisicamente ma non con la testa, visto che tra estero e Torino offerte non gli mancano. 
    GRUPPETTI Quando le cose vanno male poi è chiaro si formino gruppetti, la cosa peggiore: Gudolin impone la cena del giovedì, ma se uno vuole stare con i suoi connazionali e parlare delle cose che non vanno (nessun brasiliano è attualmente felice, tranne Danilo), il rischio di rotture ci sono. I sudamericani sono una risorsa, ma anche un problema: si chiudono in loro e stentano a integrarsi. Se Guidolin chiede italiani un motivo c’è, o che almeno sappiamo parlare italiano.
    GENOA De Canio torna al 4-3-1-2. Il tecnico rossoblù concede un turno di riposo a Canini, mentre la coppia centrale difensiva sarà formata da Bovo e Granqvist. In mezzo Kucka, Seymour e Antonelli con Bertolacci dietro al tandem Borriello-Immobile. Indisponibili Jankovic, Rossi e Vargas. Attenzione a Borriello: quando vede bianconero si esalta.


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