Neuton, terzino sinistro brasiliano portato in Italia dagli osservatori dell'Udinese nel 2011, ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com della sua carriera sfortunata. Dopo 4 presenze collezionate in Serie A e 3 in Europa Leagueha avuto infatti un brutto infortunio. Il giovane allora fu girato in presito inizialmente al Watford e poi in Brasile nel Chapecoense, dove gioca attualmente. Ecco alcune sue dichiarazioni: "Nel periodo che ho passato a Udine mi sono trovato bene, ho imparato moltissimo. Non ho giocato tanto anche perché sono stato sfortunato. Quanto ha inciso il mio infortunio? Molto. Ero in rampa di lancio, volevo giocare ancor di più ma i problemi fisici mi hanno frenato più volte, a ripetizione. Ma in tre anni in Italia ho imparato tantissimo, tecnicamente come sotto l’aspetto mentale. Con l'Udinese siamo rimasti in rapporti fantastici. Non ho mai avuto un problema, mi sono stati vicini sempre nel periodo di adattamento e anche durante i miei infortuni. Una cosa che apprezzo. Chi più di tutti mi ha colpito? Di Natale. Totò è un fenomeno, una brava persona e un giocatore incredibile. Da quando sono arrivato è sempre venuto a parlarmi, ad aiutarmi in tutto. Credetemi: anche fuori dal campo è fantastico. E’ un esempio totale. Chiunque arrivasse a Udine veniva aiutato da lui. Merita il meglio, nella sua carriera come nella vita. Porto i suoi consigli sempre con me. Il mio idolo? Mi piacciono molti giocatori. Da bambino, ero innamorato di William Gallas, ex Arsenal. Apprezzo chi ha personalità, come David Luiz. E anche Danilo all’Udinese l’ho studiato tanto. Se c'è ancora l'Udinese dopo questo prestito? Spero proprio di sì. Vorrei tornare ad esprimermi ai livelli che a Udine hanno apprezzato: gli infortuni mi hanno creato problemi, voglio superare tutto questo e dimostrare il mio valore. Magari, arrivando un giorno alla Seleçao".
