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    Maignan: 'Mi hanno chiamato scimmia, devono stare a casa! La Procura prenda decisioni forti'

    Maignan: 'Mi hanno chiamato scimmia, devono stare a casa! La Procura prenda decisioni forti'

    • Redazione CM
    Mike Maignan è stato vittima di vergognosi insulti razzisti nel primo tempo di Udinese-Milan e ha voluto dire la sua. Al termine della partita del Bluenergy Stadium, il portiere francese è intervenuto a Sky Sport per raccontare cosa è successo: "Quello che è successo nel primo tempo è che al primo rinvio, quando sono andato a prendere la palla, ho sentito chiamarmi 'scimmia' e non ho detto niente. La seconda volta è successo di nuovo, ho detto al quarto uomo e all'arbitro cosa è successo. Ho detto che non possiamo giocare così, dobbiamo dire quello che stanno facendo in tribuna. Sono delle persone ignoranti, non tutta la curva. I veri tifosi vengono allo stadio per tifare la propria squadra e fischiare, è normale siamo gli avversari. Ma questo non deve succedere".

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    L'ABBRACCIO DEI COMPAGNI - "Abbiamo un grande club, un gruppo molto forte, siamo una famiglia. Tutti mi hanno sostenuto. Poi siamo andati nel campo con più voglia per vincere la partita per questo motivo qua. La risposta giusta è vincere".

    CLASSIFICA - "In questo momento non la guardo, dobbiamo andare avanti partita dopo partita. Dobbiamo sempre vincere e dare il meglio. Nella seconda parte del campionato sappiamo quanto è importante vincere, non possiamo oggi guardare davanti o dietro perché possiamo perdere energia".

    PARLARE CON CHI HA FATTO CORI RAZZISTI - "In questo momento non posso incontrare nessuno, non voglio parlare. Devono avere sanzioni molto forti, perché parlare non serve più a niente.

    COSA FARE PER AIUTARE - "La gente che fa cose così sappiamo che sono tra virgolette tifosi, devono stare a casa e non venire più allo stadio. Il calcio è bello perché si viene allo stadio, con le famiglie, per divertirsi, se i figli sanno che i genitori fanno queste cose è una vergogna".

    REAZIONE FORTE - "Noi giocatori possiamo reagire solo così. Quelli che devono prendere decisioni molto forti sono quelli della Procura, perché la Procura prende sempre le nostre parole dopo le partite, ma cosa succede? Niente".

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