Fabrizio Larini, direttore sportivo dell'Udinese, intervenendo in esclusiva a Tele Radio Stereo 92.7, ha dichiarato:

"Finora probabilmente siamo andati aldilà delle migliori aspettative, abbiamo aperto un nuovo ciclo, con ragazzi giovani, ma l'obiettivo prioritario resta la salvezza, non abbiamo mai pensato al primo posto, neanche quando stavamo lassù.

 La nostra politica, quella di vendere bene i nostri gioielli, è impossibile da stoppare, e non abbiamo intenzione di farlo. Semplicemente perché diventa impossibile fermare giocatori che sono ambiti da società di primissimo livello come il Barcellona. Come accaduto la scorsa estate con Alexis Sanchez, ma anche con Inler e Zapata. Non possiamo garantire certi ingaggi o magari trattenere ragazzi che giustamente capiscono di poter fare il salto di qualità diventa controproducente.

Puntiamo su ragazzi giovani e crediamo in loro anche girandoli in prestito. Come accaduto quest'anno con Cuadrado, che a Lecce sta facendo molto bene. E con Muriel, avevamo conosciuto le sue potenzialità e abbiamo deciso di farlo maturare in una piazza che può aiutarlo nella crescita.

La Roma ha intrapreso una strada nuova per il calcio italiano. Soprattutto in quanto squadra di un'area metropolitana e non di provincia. Le auguro di aver trovato veramente la strada giusta. E auguro che i tifosi possano quella fiducia che serve per fare attecchire un progetto ambizioso ma che richiede tempo per dare i frutti sperati.

Isla? Asamoah? L'Udinese a gennaio non venderà nessuno. Lo ha escluso il presidente. Lo escludo io. Qualsiasi nome di nostri calciatori accostati ad altre squadre, è figlio della fantasia. Anzi, considerando che qualche elemento della rosa partirà per la Coppa d'Africa, è ipotizzabile che al prossimo mercato andremo per comprare e completare la rosa".