Udinese, Guidolin:| 'Torje c'è, Abdi forse'
Conferenza stampa pre Chievo Verona per Francesco Guidolin nella sala stampa dello Stadio Friuli. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero. "Non snobberemo il Chievo, abbiamo bisogno del 110% domani. Qualsiasi altra cosa è superflua, è inutile parlarne tanto. Dobbiamo dare il 110% di testa, di gambe e di cuore. La squadra la conosciamo bene, non smetterò mai di fare i complimenti al Chievo. Mimmo Di Carlo è un ragazzo a cui sono molto legato, ricordo bene il suo temperamento. So che la sua squadra va forte, so che è generosa e coraggiosa. Ripeto, se vogliamo fare bene dobbiamo dare il 110% di gambe, di testa e di cuore".
"Dobbiamo essere prudenti, perchè a Parma non abbiamo dato un gran segnale di maturità. Dobbiamo ancora crescere e migliorare, sappiamo che non dobbiamo mollare un attimo. Ad esempio il finale di gara di Milano contro l'Inter non mi è piaciuto: non c'è stato solo l'episodio di Ferronetti. Siamo stati attraversati da un'elettricità strana che a momenti non ci ha fatto perdere la partita".
"Torje sta bene, ha fatto allenamento con noi stamattina ed è tra i convocati".
"Domizzi, Pinzi, Ferronetti fuori domani pomeriggio? Io non mi lamento mai, penso ai giocatori che ho. Sono sicuro di avere sempre fatto così. Credo in questo modo di avere sempre responsabilizzato i giocatori che ho a disposizione e credo che questo mi debba essere riconosciuto".
"La chiave con cui affronteremo il Chievo? Ho una mia idea dal punto di vista
comportamentale e dal punto di vista nervoso, ecco come li affronteremo. Nessun tatticismo particolare: ci vuole altro come ingredienti da mettere sul campo".
"Abdi alle spalle di Di Natale e un'altra punta? Proporre un 3-4-1-2 è una soluzione a cui sto pensando in generale per le prossime gare. Questa è stata una settimana di lavoro normale in cui abbiamo provato anche altri moduli rispetto al classico, ma questa è una soluzione che magari vedremo e che comunque, anche se brevemente, abbiamo già proposto in campionato, credo col Palermo".
"Tutte le gare ci hanno messo in difficoltà, ma la differenza dallo scorso anno è che ora ci conosciamo bene, ci conosciamo di più, io e il gruppo. Abbiamo una storia comune che ha un anno e mezzo di vita. Sanno cosa voglio dalla mia squadra e da loro. Fermiamoci qui anche perchè tutto il resto è al giudizio delle partite in successione. Ho comunque uno zoccolo duro di giocatori di cui mi fido molto".