Quello che Gaetano D'Agostino rivivrà prima del match di sabato pomeriggio, sarà un lungo film proiettato nella sua mente, fatto di gol, assist e giocate importanti nei quattro anni consecutivi, fra il 2006 e l'estate scorsa, in cui è stato giocatore dell'Udinese. La storia del 28enne palermitano oggi però si chiama Fiorentina, e chissà se fra i suoi pensieri non riaffiorerà anche quel match - in cui i gigliati erano ancora per lui solo degli avversari - del 19 aprile di due anni fa, sicuramente fra le sue prestazioni migliori in maglia bianconera: due gol, un assist e una varietà assortita di colpi da cineteca.

La squadra viola, allora allenata da Cesare Prandelli, era impegnata in una lunga rincorsa al Genoa, sconfitto il giorno prima in casa dalla Lazio: in palio il quarto posto che valeva un piazzamento Champions. La Fiorentina faceva visita ad un'Udinese in crisi di risultati, allenata da Pierpaolo Marino, fra le cui fila spiccava D'Agostino, già oggetto del contendere sul mercato. In quel pomeriggio il capitano gigliato d'allora, quel Dainelli oggi al Genoa, segnò al 67' la rete delle speranze di rimonta dei viola, colpiti da Asamoah già al 10', e proprio da D'Agostino ad inizio ripresa. E indovinate invece chi chiuse il match? Ancora l'attuale regista, maglia numero 21 viola, scatenato come un toro, davanti alle maglie rosse con cui giocarono quella partita al Friuli gli uomini di Prandelli.

Un pomeriggio da dimenticare per quest'ultimi, mentre per Gaetano D'Agostino, comunque vada, quello di sabato prossimo sarà un giorno da ricordare. Del resto la 'sua' Fiorentina gli ricorda tanto l'Udinese, visto che sono tanti gli attuali compagni che in maglia bianconera friulana hanno fatto le loro fortune: da Natali a Felipe, passando per Kroldrup, senza dimenticare il passato recente, con Martin Jorgensen domenica scorsa in visita al 'Franchi' e atteso domani sera al 'Friuli'.