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    Udinese, Ehizibue e il no al Genoa: questione di fede

    Udinese, Ehizibue e il no al Genoa: questione di fede

    Kingsley Ehizibue, esterno dell'Udinese, ha parlato a TV12 e ha parlato a tutto campo, partendo dalla sconfitta contro il Torino: "È stata una partita difficile, in cui non abbiamo creato tante occasioni. Momento complicato. Il gol di Karamoh? Per quanto riguarda me, devo marcare meglio, so che è stato un mio errore. Devo sicuramente migliorare. Pensavo inizialmente fosse fuorigioco, le immagini però purtroppo mi hanno smentito. Voglio sempre imparare, in questo momento devo crescere e guardare avanti, partita dopo partita".

    COME SI TROVA A UDINE - "Il mister mi chiede di difendere bene, che è molto importante per la squadra e di attaccare gli spazi con la mia velocità. In Germania giocavo con la difesa a 4, qua a Udine giochiamo a 3 e sto imparando quindi i movimenti necessari per aiutare nel miglior modo possibile i miei compagni con questo modulo".

    QUALIFICAZIONE ALLE COPPE EUROPEE - "Certo che abbiamo le motivazioni per l’Europa. Io ci voglio andare ed anche la squadra".

    LA SUA STORIA - "I miei genitori sono nati in Nigeria, mentre io sono nato in Germania. Ci siamo trasferiti poi in Olanda quando avevo tre anni e lì sono cresciuto. Mi sento quindi olandese".

    IL NO AL GENOA IN PASSATO - "Ho detto no al Genoa perché sono credente, prego molto e, in quel momento, ho sentito che non fosse il giusto momento. Per me la fede è molto importante, mi accompagna sempre e mi dà la forza. La famiglia e gli amici mi hanno trasmesso questi valori".

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