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Udinese, Delneri: 'Il mio Chievo come il Leicester. De Paul alla Callejon'
"Il mio Chievo? Eravamo più giovani. E' stata una bella storia, che racchiude un po' tutto quello che il calcio può rappresentare: gioco, entusiasmo, favola nata per molti motivi e tante sfaccettature. Un piccolo borgo che lotta contro le grandi è sempre bello. E' stata una bellissima esperienza. Sento ancora tanti giocatori di quel tempo, come Corradi e Perrotta. All'epoca il Chievo Verona è stata la seconda squadra più amata d'Italia. L'Europa conquistata lì valse un po' uno scudetto. Ho visto somiglianze con la storia del Leicester di Ranieri. Era un gruppo di uomini veri, con i tasselli tutti al posto giusto, con grande cultura del lavoro. Quell'anno lì il Chievo diede spunto a parecchi per provare a migliorarsi".
"Ora si fa fatica a immaginare la serie A senza Chievo, e questo mi fa piacere. Ora è formata da gente di campo, esperta. E' una realtà maturata sotto tutti i punti di vista, magari meno sbarazzina, ma molto più pragmatica e che fa del gioco di squadra la sua prerogativa. Hanno elementi di qualità, ma anche di tanta sostanza. Per fare punti dovremmo essere molto attenti, molto più di quanto fatto contro il Milan".
"De Paul sta trovando il ruolo, che è una cosa fondamentale per la valorizzazione delle caratteristiche del giocatore. Per giocare a livelli importanti, certi ruoli sono adatti e altri no. Ha gamba, dribbling, ora anche chiusure difensive importanti. Con tutte le proporzioni, deve somigliare in campo a Callejon del Napoli, perché ora nel calcio l'esterno deve tornare ad aiutare. Sta migliorando molto, ma deve ancora lavorare tanto".