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    Udinese, Cioffi: 'Ho visto la squadra arrabbiata. Per Mihajlovic mi dispiace tantissimo'

    Udinese, Cioffi: 'Ho visto la squadra arrabbiata. Per Mihajlovic mi dispiace tantissimo'

    L'allenatore dell'Udinese, Gabriele Cioffi, ha parlato al canale ufficiale del club presentando la sfida contro il Bologna, in programma domani.

    REAZIONE - "Li ho visti arrabbiati e consapevoli. Non ho chiesto nessuna reazione perché ho visto una squadra che fino all'ultimo ha provato a vincere, chiaramente ha commesso un'ingenuità. Questo non è banale perché non avevamo raggiunto la salvezza la settimana prima ma ho visto una squadra che non si accontenta. Per raggiungere gli obiettivi ci vuole continuità, noi abbiamo avuto uno stop ma si riparte più forte di prima".

    VOGLIA DI RISCATTO - "Per la voglia che avevamo, saremmo tornati in campo subito la mattina dopo. Quello che vogliamo domani è fare una partita di volontà, equilibrio tattico ed ambizione".

    FORMAZIONE - "La squadra sta bene sia a livello fisico che a livello mentale. Questo ce lo teniamo stretto. La valutazione fatta con lo staff e con i ragazzi è che non siamo abituati a giocare cinque partite in quindici giorni quindi livello fisico ma soprattutto a livello psicologico ci sarà una grande richiesta. Sarà un'ulteriore prova di crescita ed è questa l'ambizione che ci poniamo per le prossime gare".

    SUL BOLOGNA - "E' una squadra che ottiene un pareggio a reti bianche a Milano, che vince uno scontro diretto in casa e, fino al 95esimo, è in vantaggio 1-0 a Torino contro la Juve. Questo la dice tutta, c'è poco da aggiungere. Loro saranno volitivi e sull'onda dell'entusiasmo ma si troveranno di fronte una squadra più volitiva ed entusiasta ancora".

    MANCHERANNO BETO E ARNAUTOVIC - "Non mi piace parlare di assenze. Le assenze solo alibi, noi abbiamo una rosa completa e quindi non ne abbiamo di alibi. La partita è Bologna - Udinese, i calciatori cambiano lo spartito e le note quindi domani ci sarà Bologna - Udinese ugualmente.

    MIHAJLOVIC - "Mi dispiace tantissimo a livello umano e anche professionale non potergli stringere la mano in panchina domani. Nutro profonda stima, rispetto e ammirazione per lui e per le sfide che sta vivendo e per quelli come lui che le hanno vissute in passato come Tabarez, recentemente Vialli o Vilfort che, nel 1992, ha vissuto una commovente battaglia con la figlia. Quindi c'è un rispetto immenso per Mihajlovic".

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