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    Udinese a -1 dalla vetta: da Beto a Samardzic e il nuovo ruolo di Pereyra, tutti i segreti di Sottil

    Udinese a -1 dalla vetta: da Beto a Samardzic e il nuovo ruolo di Pereyra, tutti i segreti di Sottil

    • Federico Targetti
    Non era iniziato nel migliore dei modi il campionato dell'Udinese, sconfitta 4-2 in casa del Milan campione d'Italia, ma già allora si erano viste ottime cose da parte della nuova squadra di Sottil, ex tecnico dell'Ascoli chiamato a raccogliere l'eredità di Gotti e Cioffi: a Milano, i gol di Becao e Masina avevano costretto i rossoneri a una doppia rimonta di non trascurabile difficoltà. Quindi, lo 0-0 contro la Salernitana in casa, risultato non esaltante ma figlio di una prestazione coriacea dopo l'espulsione di Perez nel primo tempo. 

    QUATTRO VITTORIE DI FILA - La prima squadra ad accorgersi di quanto sia difficile affrontare l'Udinese, specie quest'anno, è stato il Monza, che pure aveva assaporato il vantaggio con Colpani; Beto e Udogie hanno ribaltato il risultato. Poi è stata la volta della Fiorentina, trafitta dallo stesso Beto e incapace poi di trovare una falla nella diga bianconera, quindi il 4-0 alla Roma che ha aperto gli occhi a tutti. Oggi, invece, una rimonta paziente sul Sassuolo, figlia degli ingressi di Beto e Samardzic che hanno portato potenza e tecnica durante la ripresa

    LE MOSSE DI SOTTIL - Sottil ha apportato una modifica interessantissima: Pereyra si è spostato da mezzala a esterno a tutta fascia. Questo, visto che il Tucu non è un tornante, è reso possibile dal dinamismo di Udogie (ceduto al Tottenham, ma ancora un anno in prestito) che scala dall'altra parte, trasformando il modulo in una sorta di 4-3-3 in fase offensiva. Walace offre una regia intelligente, e accanto a lui ruotano centrocampisti di grande concretezza come Arslan, Lovric, Makengo. Ma quando serve il guizzo, l'allenatore si affida a Samardzic: il tedesco, chiuso da Pereyra lo scorso anno, ha ora più spazio per liberare la sua tecnica, ed è al secondo gol consecutivo. 

    BETO, ATTACCANTE CONCRETO - E poi c'è Beto, il bomber di questa Udinese, altissimo (1,94) ma dotato di una progressione pazzesca (ricordate il gol alla Lazio nella scorsa stagione?), già a quota 4 reti in stagione nonostante un infortunio nella preseason che ne ha rallentato l'entrata in forma. E' anche per questo motivo che Sottil, per adesso, preferisce risparmiarlo qualche volta. Ma quando entra in campo, con Deulofeu e Pereyra a fornirgli assistenza e le sue grandi qualità in fase di finalizzazione, c'è spesso da alzare le mani al cielo per i tifosi dell'Udinese. 

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