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Ucraina, Macron e Scholz sentono Putin: 'Non vuole fermarsi'. Kiev accusa Mosca: uccisi 7 civili in fuga, tra cui un bambino
22.00 - Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, ha confermato su Twitter i contatti con la delegazione russa in videoconferenza: "I negoziati con la delegazione russa proseguono in video, sono stati creati dei sottogruppi di lavoro, le posizioni dell'Ucraina sono state definite in modo preciso dalle precedenti direttive".
21.35 - I bombardamenti russi hanno colpito e distrutto lo stadio del Desna, squadra della città di Chernihiv. Il club ucraino ha annunciato sui social: "Per la terza volta, gli occupanti moscoviti hanno sparato sulla più pericolosa infrastruttura militare della città, lo stadio della nostra squadra di casa. Nella foto le conseguenze del bombardamento notturno. Ma saremo in grado di ricostruirlo, torneremo più forti e migliori".
21.31 - Il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, ha annunciato che la capacità della Polonia di accogliere rifugiati dall'Ucraina è "al limite".
19.50 - Il Ministero della difesa di Mosca ammette la drammatica situazione in alcune città dell'Ucraina: "La situazione sta rapidamente peggiorando, ma Kiev rifiuta ancora i corridoi umanitari verso la Russia".
19.40 - Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, intervenendo in un forum a Washington ha confermato il colloquio aperto con la Russia, ma frena sulla soluzione: "Le richieste che ci fanno sono inaccettabili. C'è poco spazio per la diplomazia nella mente di Putin".
18.50 - Sarebbero sette i civili morti mentre fuggivano in un convoglio dal villaggio di Peremoha, vicino a Kiev, composto soprattutto da donne e bambini. Almeno un bambino sarebbe tra le vittime: lo rendono noto i servizi di intelligence ucraina.
18.30 - Secondo le Nazioni Unite, dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina a oggi sono rimasti uccisi 579 civili, fra cui 42 bambini, e altri 1.002 sono rimasti feriti.
18.25 - Negli ultimi negoziati è emerso "un approccio fondamentalmente diverso" da parte di Mosca, che prima non faceva altro che "porre ultimatum", mentre adesso "si è cominciato a parlare. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev, aggiungendo di essere "contento di avere un segnale dalla Russia", in riferimento ai "progressi" nei colloqui evocati ieri da Vladimir Putin.
17.08 - Nella telefonata di oggi del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest'ultimo "non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra": lo hanno riferito fonti dell'Eliseo rispondendo oggi alle domande dei giornalisti. "Noi - ha continuato l'Eliseo - ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti"
17.04 - Il sindaco di Melitopol è "vivo, ma lo stanno torturando" perchè dichiari il suo sostegno alla Russia in un video: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, in un incontro con la stampa straniera nel suo bunker, a Kiev. Oggi a Melitopol, una delle città occupate dai russi, centinaia di persone sono scese in strada per protestare e chiedere il rilascio del sindaco. Le autorità ucraine sostengono che Ivan Fedorov sia stato rapito e portato via, con il capo coperto da una busta di plastica, in un luogo sconosciuto: ci sono anche le immagini di una telecamera di sicurezza che sembrano proprio mostrare la scena in cui il sindaco viene portato via da una decina di soldati russi.
15.53 - "La guerra non è stata iniziata da noi, questa è l'invasione cinica e crudele da parte della Russia, la guerra contro il popolo ucraino" e "la guerra contro l'Europa perchè noi siamo europei". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze.
15.50 - "Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere" in Occidente. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky collegato alla manifestazione di Firenze.
15.01 - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, in una telefonata, hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. Lo dice il portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit. "Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina". In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto "l'inizio di una soluzione diplomatica del conflitto". "Su altri contenuti del colloquio - si legge nel comunicato - è stato concordato il silenzio". Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
15.00 - Nella telefonata con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le forze di Kiev di "flagranti violazioni" del diritto internazionale umanitario nel conflitto in Ucraina e chiesto ai leader di Francia e Germania di "esercitare la loro influenza" sulle autorità locali perché vi pongano fine.
14.55 - Il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz e il presidente russo, Vladimir Putin, nel loro colloquio per cercare di disinnescare la crisi ucraina, hanno deciso di "continuare a mantenere i contatti". Lo fa sapere il Cremlino.
14.45 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede aiuto a Macron e Scholz per liberare il sindaco di Melitopol, secondo Kiev rapito dai russi: "La nostra richiesta è chiara: deve essere liberato immediatamente e ne ho già parlato con il cancelliere Scholz e con il presidente Macron".
14.00 - "Mai la guerra! pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici...In nome di Dio fermatevi!". E' l'appello di Papa Francesco in un tweet.
13.50 - Gli Stati Uniti stanno lavorando con gli alleati per fornire all'Ucraina sistemi di difesa aerea più sofisticati, come i sistemi missilistici terra aria S-300, e altri armamenti per difendersi dall'invasione russa. Lo riporta il Washington Post.
13.45 Denis Pushilin, capo della regione separatista di Donetsk nell'Ucraina orientale, sostenuto dalla Russia, ha detto di aspettarsi che migliaia di combattenti dal Medi Oriente si uniscano alle forze russe.
13.35 - La testimonianza di un operatore di Medici senza frontiere bloccato a Mariupol, riporta Repubblica.it: "Ancora oggi, 12 marzo, non c'è acqua potabile e nessun farmaco da più di una settimana. Da ormai 10 giorni la città è senza acqua potabile e medicine. Le persone continuano a bere l'acqua che recuperano da terra, spostandosi anche per 2 o 3 chilometri per trovarla. Solo i pochissimi che hanno una radio capiscono qual è la situazione in città e in tutto il Paese. Le persone hanno perso i contatti con i propri parenti e non sanno se sono ancora vivi. Abbiamo visto persone che sono morte per mancanza di farmaci, molte altre sono state uccise e ferite. I loro corpi giacciono a terra, mentre le persone scavano buche per seppellirli".
12.45 - La centrale nucleare di Zaporizhzhia non appartiene più all'Ucraina, lo hanno annunciato gli occupanti russi allo staff della centrale, come riporta il Kyiv Independent.
12.20 - Nuova telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin. Lo rendono noto fonti dell'Eliseo.
12.15 - Secondo il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sono 1.582 le vittime civili ucraine dall'inizio del conflitto.
11.20 - Sergei Ryabkov, vice ministro degli esteri della Russia, annuncia: "La lista delle sanzioni russe contro gli Stati uniti è pronta. Le dichiarazioni del presidente Usa, Joe Biden, a proposito della Terza Guerra Mondiale sono un tentativo di giocare sui nervi. La Russia non ha intrapreso passi che possano portare a un'escalation. Rifornire l'Ucraina con armi occidentali non fa che complicare la situazione e rende i convogli di armi un obiettivo legittimo per le forze armate russe", riporta la Tass.